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Cronaca

La promessa di Matteucci: "Inceneritore spento entro il 2020"

""La mia Amministrazione comunale condivide il piano della Regione Emilia Romagna. L'inceneritore cesserà la sua attività entro il 2020: questa almeno è la mia opinione. Del resto sul tema dei rifiuti la mia posizione è sempre stata chiara, coerente e trasparente fin dal 2006"

“La mia Amministrazione comunale condivide il piano  della Regione Emilia Romagna. L’inceneritore cesserà  la sua attività  entro il 2020: questa almeno è  la mia opinione. Del resto sul tema dei rifiuti la mia posizione è sempre stata chiara, coerente e trasparente fin dal 2006 quando sono stato eletto per la prima volta Sindaco. Sul tema del secondo inceneritore a Ravenna, di cui si parlò anni fa, ho sempre avuto un’opinione diversa da quella del management di Hera: ho sempre detto che non ci sarebbe stato un secondo impianto sul nostro territorio e così è stato”: è la rassicurazione che viene da Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna..

E continua: “Per quanto riguarda la raccolta differenziata sono  da sempre super favorevole e impegnato su questo versante. Proprio i dati di Legambiente dicono che Ravenna è al secondo posto in Italia tra le dieci città con le performance migliori per raccolta differenziata procapite. In Italia la media è del 35%. A Ravenna è di 20 punti percentuali in più. Rivendico la scelta, che è stata molto contrastata,  delle due isole ecologiche interrate, davanti al Mercato Coperto e davanti al Liceo Classico. Abbiamo fatto sparire decine di cassonetti dal centro storico e aumentato la differenziata”.

Ed ancora: “Io  sono per aumentare la raccolta differenziata ed estendere la “tariffa puntuale”, che fa risparmiare. Condivido  i principi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, lo considero  uno strumento importante destinato a indicare la giusta direzione delle politiche sui rifiuti dei prossimi anni. Oggi la mia Amministrazione sta lavorando per definire un disegno complessivo di riorganizzazione del servizio di raccolta rifiuti che, applicato progressivamente, ci consenta di raggiungere valori allineati con le previsioni indicate dal Piano regionale. Stiamo cercando di mettere a punto strumenti che siano sostenibili dal punto di vista  ambientale ed economico: non possiamo creare ulteriori balzelli per i cittadini, le famiglie e le imprese già soffocati da una marea di tasse. Viviamo in un periodo di grande difficoltà economica: gli ultimi dati relativi alla disoccupazione nel nostro Paese sono agghiaccianti  e riteniamo che vadano ben ponderate le scelte che vanno a colpire le tasche di cittadini e imprese”.

“Noi abbiamo deciso di applicare la Tia e non la Tares  e questo ha comportato grossi risparmi soprattutto per le aziende. Adesso stiamo affrontando il nodo della Tari: vogliamo evitare è che i cittadini del nostro territorio, che hanno mostrato in questi anni grande impegno e sensibilità, vengano oggi colpiti da pesanti aumenti del costo del servizio. Anzi, vogliamo che, proprio mediante la tariffazione puntuale, si possa dare il giusto riconoscimento a tutti coloro che attuano i migliori conferimenti, per quantità e qualità”.

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