La neve non è bastata per ripulire l'aria. Valori preoccupanti del pm10

Il maltempo e la coltre di neve che ha coperto la Romagna dall'inzio di febbraio hanno dato una tregua all'aria facendo scendere i valori del particolato ma, appena tornato il sole, la situazione è precipitata nuovamente. Dall'inizio dell'anno, infatti, a Ravenna le centraline dell'Arpa di Via Rocca Brancaleone, Via Caorle, Via Zalamella e dei giardini pubblici hanno registrato dati sempre più preoccupanti.

Dal primo gennaio 2012 la stazione di Via Caorle ha già registrato, per quanto riguarda il pm 10, ovvero le polveri sottili più pericolose, 28 sforamenti sui 35 annuali permessi mentre la stazione di Via Zalamella ne ha conteggiati 25. Il weekend appena passato ha visto impennare i valori giornalieri del pm 10 raggiungendo il picco dall'inizio dell'anno nella giornata di domenica 19 febbraio, con 186 microgrammi per metro cubo, contro i 50 consentiti rilevati dalla centralina di Via Rocca Brancaleone mentre, nella stessa giornata, quella di via Caorle ne ha registrati 175, di via Zalamella 171 e quella dei giardini 161.

I valori di questi primi due mesi dell'anno sono stati relativamente oscillanti ma la prevalenza degli sforamenti è preoccupante: "Il dato di domenica scorsa - conferma l'assessore all'ambiente del Comune di Ravenna, Guido Guerrini - è stato disastroso anche se in questi giorni i valori sono un po' migliorati. Il problema è diventato di rilevanza regionale in quanto le iniziative comunali, come il blocco del traffico, non sono più efficaci. I mezzi circolanti sono ormai tutti recenti quindi occorre trovare soluzioni che riguardino non solo Ravenna ma tutta la Regione e l'area padana".

Il 5 marzo prossimo ci sarà, infatti, in Regione un incontro per stilare un nuovo protocollo d'intervento sperando in proposte risolutive che possano magari  prendere spunto dalle altre città europee in cui, come conferma l'assessore: " ci sono problemi simili ai nostri".