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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

La piazzetta del borgo San Rocco porterà il nome di Anna Magnani

“Molte proposte di intitolazione – spiega Cameliani – sono pervenute, su mia sollecitazione, da comitati cittadini e realtà associative delle frazioni del forese e dai neo insediati consigli territoriali"

La piazzetta del borgo San Rocco su via Romolo Ricci sarà intitolata ad Anna Magnani. Lo ha deciso la giunta nella seduta di martedì approvando la proposta della commissione toponomastica, illustrata dall’assessore Massimo Cameliani, che comprende anche l’intitolazione di altre 28 aree verdi del territorio comunale. “Molte proposte di intitolazione – spiega Cameliani – sono pervenute, su mia sollecitazione, da comitati cittadini e realtà associative delle frazioni del forese e dai neo insediati consigli territoriali. Altre sono arrivate dal gruppo dei ragazzi aderenti al progetto ‘Lavori in Comune’, promosso dall’assessorato al Decentramento, che si è occupato della toponomastica femminile, dando così seguito alla particolare attenzione che l’amministrazione da diversi anni a questa parte sta dedicando alle presenze femminili nella toponomastica cittadina”.

Per quanto riguarda Anna Magnani (nata a Roma nel 1908 e morta a Roma nel 1973, premio Oscar come migliore attrice nel 1956), la proposta di intitolarle la piazzetta del borgo San Rocco (sede del lavatoio pubblico fino ai primi del Novecento) è venuta direttamente da Cameliani che, nel quarantennale della morte dell’attrice, ha voluto renderle omaggio, “in considerazione anche del fatto che la famiglia della Magnani era originaria di Ravenna”. La recente biografia della Magnani di Matilde Hochkofler “Anna Magnani la biografia” (Bompiani, novembre 2013), la documentazione del foglio di famiglia e la certificazione anagrafica del Comune di Ravenna, confermano che la famiglia materna di Anna Magnani era di origini ravennati.

La madre, Marina Magnani, era nata a Ravenna nel 1887, così come erano nati a Ravenna i genitori di Marina, Ferdinando Magnani (nato a Ravenna nel 1860) e Giovanna Casadio (nata a Ravenna nel 1862). L’attrice portava il cognome della mamma in quanto Marina Magnani era ragazza madre. Inoltre la famiglia di origine di Anna Magnani risiedeva proprio nel borgo San Rocco. Successivamente la famiglia Magnani si trasferì a Roma. Dopo pochi mesi la madre di Anna Magnani partì per Alessandria d' Egitto e la piccola Anna fu cresciuta a Roma dalla nonna e dalle zie materne. La Magnani conservò per tutta la vita un forte ricordo affettivo verso la nonna di Ravenna.

In merito alle altre nuove denominazioni, l’area verde fra via San Giovanni Bosco e via Alberini diventerà il giardino Luigi Giuseppe Amadesi (1701 – 1773, di famiglia bolognese, nacque a Livorno, nel 1718 si trasferì a Ravenna dove divenne sacerdote e fu anche segretario dell'arcivescovo Girolamo Crispi e archivista arcivescovile; nel 1737 collaborò alla stesura in ottava rima del "Bertoldo" con Bertoldino e Caccasenno, componendo il VII canto del poema). Fino a poco tempo fa si chiamava via Amadesi la strada che da viale Sandro Pertini costeggia la caserma sede del Comando Provinciale dei Carabinieri (ora via Giovanni Frignani).

L’area verde prospiciente via Lametta sarà intitolata ad Ilaria Alpi (1961 – 1994), la giornalista uccisa a Mogadiscio dove era inviata per seguire la guerra civile somala e per indagare su un traffico illegale di armi e di rifiuti tossici. L’area verde prospiciente via dell’Agricoltura diventerà giardino Umberto Bagnaresi. Nato nel 1926 e morto nel 2003, Bagnaresi ha insegnato alla facoltà di Agraria dell’Università di Bologna. Negli anni Novanta è stato nominato presidente dell’Istituto Sperimentale di Assestamento forestale a Trento e in seguito commissario straordinario ministeriale dello stesso istituto. Nel 1996 è stato nominato presidente del “Parco regionale dei Gessi bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa”.

Alle sorelle Mirabal sarà dedicata l’area verde prospiciente a via Tolmino. Patria, Maria e Antonia Mirabal furono attive nella Repubblica dominicana nella lotta per la libertà e il rispetto dei diritti delle donne contro la dittatura di Trujillo durante gli anni ‘50. Uccise a bastonate il 25 novembre del 1960 mentre si apprestavano a far visita ai mariti in carcere. A Elisa Severi sarà intitolata l’area verde prospiciente via Agro Pontino. Nata a Ravenna nel 1872 e morta nel 1930, Elisa Severi è stata una grande attrice. Nel 1902 dà il nome alla compagnia teatrale “Severi –Raspantini” che compie una tournee in Egitto. Nel 1908 inaugura la stagione di prosa alla Fenice di Venezia. Nel 1909 è la prima attrice nella compagnia stabile del teatro Argentina a Roma. Approda poi al cinema, nel 1919 sostiene un ruolo di primo piano in “Redenzione” di Carmine Gallone.

L’area verde prospiciente via Centofanti si chiamerà giardino Sophie Scholl (1921-1943, martire antinazista, membro del movimento la Rosa Bianca, che si oppose in modo non violento al regime nazista). A Casalborsetti l’area verde prospiciente via degli Scariolanti sarà dedicata a Elga Leoni (1973-2002), subacquea di professione, residente a Casal Borsetti, deceduta in servizio durante un’immersione. Mentre a Lido di Dante si chiamerà giardino Lorenzo Benedetto Contoli l’area verde su via Paolo e Francesca. Contoli, monaco benedettino del XVIII secolo, operò attivamente allo sviluppo della pineta ravennate e piantò la “Pinarella” ovvero una parte della pineta San Vitale di Ravenna.

A San Pietro in Vincoli invece l’area verde prospiciente via Pistocchi diventerà il giardino Aurelio Orioli (1896-1988, esule antifascista dal 1924, poeta dialettale romagnolo, autodidatta, custode silenzioso e devoto della tomba di Piero Gobetti a Parigi, città dove soggiornò quale esule antifascista). Sempre a San Pietro in Vincoli si chiamerà “E’ Zarden dla Beglia” l’area verde su via Roncomaggio, con riferimento alla figura dell’ostetrica, toponimo suggerito per celebrare una figura professionale ed umana che ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale nelle vita delle comunità locali.

A Santo Stefano l’area verde prospiciente via Salvo d’Acquisto e via Aldo Moro sarà dedicata ad Angela Gotelli (1905-1996), partigiana, eletta all'Assemblea Costituente nel collegio della Liguria. Membro della Commissione dei 75 per la redazione del testo costituzionale. Deputato nella I, II e III legislatura.. Fu autrice della legge sul patronato scolastico. Dal 1963 al 1973 presiedette l'Opera nazionale per la maternità e l'infanzia. Sempre a Santo Stefano, l’area verde prospiciente via Alessandrini e via Aldo Moro, sarà intitolata a Laura Bianchini (1903-1983), impegnata nella Resistenza, eletta dopo la Liberazione alla Costituente nelle file dei Cristiano Sociali di Giuseppe Dossetti, i suoi contributi si legarono soprattutto ai problemi della scuola e della donna. Dal 1953 al 1973 tornò alla sua intima vocazione, l’insegnamento di storia e filosofia a Roma.

A Fosso Ghiaia si chiameranno rispettivamente giardino delle Cicogne e dei Fenicotteri le aree verdi su via del Casetto e via delle Gronde, viste la vicinanza a una voliera e l’affluenza di fenicotteri in quella zona. A San Romualdo l’area prospiciente via Della Melica e via dei Girasoli diventerà giardino Combattenti e Reduci, con un richiamo alla morte di due personaggi che hanno fatto parte dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci federazione Provinciale di Ravenna: Arride Zanchini e Guerrino Gaudenzi, quest’ultimo residente da tanti anni a San Romualdo. A Omero Spadoni sarà dedicata l’area verde prospiciente via Sauro Babini, a Ghibullo. Paracadutista del quinto battaglione della folgore, Spadoni (1969-1988) è morto in servizio durante una esercitazione a Soncille (Siena).

A Roncalceci si chiamerà giardino Don Giovanni Triossi (1873 – 1958), parroco del paese per 55 anni, l’area verde prospiciente via Teo Foschi. A Mezzano l’area verde prospiciente via Fratelli Cervi diventerà il giardino Peter Pan (celeberrimo personaggio fiabesco creato da James Matthew Barrie), mentre l’area verde fra via 28° Brigata Garibaldi e via Brigata Ebraica sarà intitolata alle Madri di Plaza de Mayo, associazione creata dalle madri dei desaparecidos, dissidenti argentini scomparsi sotto la dittatura militare tra il 1976 e il 1983.

A San Pietro in Trento l’area su via Garzanti sarà intitolata alle Sorelle Barberi, Gemma (1879-1977), Maria (1884-1977) e Alessandra (1889-1980), grandi benefattrici del paese. L’area verde prospiciente via Gambellara a Gambellara sarà dedicata a Don Vergo Tamburini, (1880-1951) parroco e benefattore della località. A Porto Fuori si procederà a quattro intitolazioni di aree verdi: quella prospiciente via del Tabacco sarà dedicata a Don Mario Mazzotti: parroco di Porto Fuori, studioso di antichità ravennati, per anni direttore dell’archivio arcivescovile ravennate; quella prospiciente via Noce e via don Primo Mazzolari a Giorgio La Pira (1904-1977) nel 1946 eletto alla Costituente, membro della Commissione dei settantacinque; quella prospiciente via Pazzaglia ad Alieto Pantieri (1934 - 2003), politico locale, presidente per molti anni della terza Circoscrizione; un’altra prospiciente via Noce si chiamerà giardino Dei Sabbioni data la presenza in tempi passati nella zona di cave di sabbia.

A Sant’Alberto sarà dedicata al XXV Aprile l’area verde prospiciente via Beltrami e a Irma Mascanzoni quella su via Basilica. Nata nel 1896 e morta nel 1974, Mascanzoni è stata una amatissima insegnante elementare che si è distinta per l’attività di sostegno a favore dei ragazzi provenienti dalle famiglie povere. Infine l’area verde prospiciente via Brigata Cremona a Mandriole sarà intitolata ad Aurelio Zangaglia (1921-1994), medico del paese per quarant’anni.

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