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Cronaca

Lavori di nuovo sospesi al Palazzetto dello Sport: ripristinata l'interdittiva antimafia

Nuova tegola sul cantiere del Palazzetto che dovrebbe sorgere nell'area del Pala De Andrè

Di nuovo sospesi i lavori del Palazzetto delle Arti e dello Sport di Ravenna. Oggi infatti il consorzio stabile Research ha comunicato che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministero dell’Interno e, in riforma della sentenza del Tar della Campania, ha ripristinato l'interdittiva antimafia del Prefetto di Salerno a danno dello stesso consorzio. A seguito di ciò il Comune di Ravenna ha provveduto a ordinare la sospensione dei lavori del cantiere, chiedendo all'impresa esecutrice di mettere in sicurezza il cantiere nelle more delle determinazioni che verranno successivamente assunte.

Nuovi guai dunque un per l'investimento di circa 20 milioni di euro che prevede di realizzare un palasport da 6mila posti, accompagnato da due grandi palestre. Un cantiere che è stato a lungo fermo a causa dell'interdittiva antimafia dell'aprile 2022 a cui è stato sottoposto il consorzio Research, gestore dell'appalto, e che in precedenza si era già bloccato per un'altra interdittiva contro la ditta Passarelli, sempre all'interno del consorzio edile.

La Pigna: "Revoca del contratto e penali al consorzio"

"Revocare immediatamente il contratto col Consorzio Resarch e addossargli le penali": lo chiede a gran voce Veronica Verlicchi, consigliera comunale de La Pigna. Una richiesta che "l'amministrazione de Pascale ha sempre ignorato", prosegue Verlicchi. "Il sindaco de Pascale non solo non ha revocato l'appalto ma nell'aprile 2022, ha addiritura utilizzato il cantiere come palcoscenico, occasione nella quale affermò che i lavori sarebbero stati completati entro la fine dello stesso anno. Siamo a marzo 2024 e i lavori, fermati con l'interdittiva antimafia, sono ben lungi dall'essere completati entro l'ultima delle proroghe generosamente concesse: fine settembre 2024".

"Continui rinvii e fermo dei lavori, che fa lievitare a dismisura i già faraonici costi del progetto del nuovo Palazzetto - aggiunge la consigliera d'opposizione - Su questa vicenda, che abbiamo dettagliato, con tanto di documentazione a supporto, in un esposto presentato a suo tempo alla Procura della Repubblica di Ravenna e a ANAC, chiediamo che si apra una verifica da parte della Magistratura penale e contabile della Corte dei Conti. Contestualmente, chiediamo che il contratto sia immediatamente revocato al Consorzio Resarch e che allo stesso vengano applicate le penali per i danni economici e d'immagine che ha subito il Comune di Ravenna".

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