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Cronaca Cervia

"Minacce di morte a mio figlio per non farmi partecipare al bando". Poi attacca il Comune, che lo denuncia per diffamazione

"Sono tornato a casa e alle mie spalle ho sentito la voce di un uomo dirmi 'Non ti girare, altro che il Giardino di Ulisse, qui c'è la bara di Ulisse'. Sono rimasto immobile spaventato: era una minaccia nei confronti di mio figlio di chiaro stampo mafioso

Minacce di morte per farlo desistere dal partecipare a un bando pubblico. Succede a Cervia, dove il 22 marzo scorso sono scaduti i termini per presentare le domande per partecipare al bando per la concessione dell'immobile di proprietà comunale sul lungomare D'Annunzio al civico 24. Inizialmente in realtà la scadenza per la presentazione delle domande era stata fissata all'8 marzo, poi è stata posticipata al 22 (e nel frattempo è stato anche modificato il bando di gara).

Tra i partecipanti, c'è anche Giulio Magistretti, 51enne imolese ma da sempre frequentatore di Cervia, che ha deciso di partecipare insieme a una società che gestisce attività di ristorazione ed eventi. "Il nostro progetto si chiama 'Il Giardino di Ulisse', perchè mi è capitato spesso di passeggiare in quel parco con mio figlio Ulisse - spiega l'imprenditore - Un progetto che migliorava sotto tutti gli aspetti il parco D'Annunzio e che prevedeva la gestione del chiosco con un target familiare, l'organizzazione di picnic con cibo biologico nel parco, l'apertura di un piccolo spazio bar aperto tutto l'anno, un'attività di babysitting e la presenza di giochi inclusivi. Oltre a questo ci sarebbe piaciuto ripristinare la vecchia edicola e trasformarla in una 'free library', una biblioteca aperta per i bambini. Abbiamo lavorato per quasi due mesi girando per Cervia per ottenere le lettere di partnership degli stakeholder richieste dal bando, grazie anche alla collaborazione dei vecchi gestori che sono stati molto gentili, tanto che ci eravamo impegnati ad acquistare da loro tutto ciò che era possibile riutilizzare nel parco, come la cucina e un vecchio container che avremmo trasformato in bagno pubblico, spogliatoio per il tennis e nursery".

Il rendering del 'Giardino di Ulisse'

La notte tra il 21 e il 22 marzo, però (il giorno prima della scadenza posticipata delle domande per la partecipazione al bando), l'imprenditore imolese è stato vittima di un inquietante minaccia: "Sono tornato a casa in bicicletta, sono entrato in garage e alle mie spalle, sulla strada, ho sentito la voce di un uomo dirmi 'Non ti girare, altro che il Giardino di Ulisse, qui c'è la bara di Ulisse'. Sono rimasto immobile spaventato: era una minaccia nei confronti di mio figlio di chiaro stampo mafioso. Ho chiamato subito la Polizia, è arrivata una volante e poco dopo ho presentato denuncia al Commissariato di Imola. Nel frattempo, la notte stessa, ho inviato una Pec al Comune di Cervia chiedendo una proroga o una sospensione del bando e spiegando le minacce ricevute. Mi hanno risposto il 23 (il giorno dopo la scadenza delle domande, ndr) dicendomi semplicemente che non si poteva spostare, senza neanche un 'mi dispiace'. Il bonifico con la cauzione da 11mila euro (il prezzo a base d'asta è fissato a 22mila euro, ndr) comunque era già stato effettuato e quindi risultiamo partecipanti al bando".

L'imprenditore ha poi aperto un profilo social in cui denuncia quanto gli è successo, ma anche lanciando accuse e sospetti sulla gestione del bando da parte del Comune di Cervia - denuncia che, va precisato, non è stata formalizzata, restando esclusivamente quindi sui social. A replicare alle accuse dell'imprenditore è Maria Pia Pagliarusco, dirigente del settore e servizio patrimonio del Comune di Cervia: "Abbiamo a nostra volta denunciato per diffamazione l'imprenditore alla Procura della Repubblica per via di quei post su Instagram in cui lancia varie accuse in un calderone e dice che non siamo stati trasparenti. I fatti sono questi: c'è una procedura di gara in corso che per noi è regolare. Il bando è stato sì modificato, ma solo perchè c'era un errore materiale e a quel punto, viste le modifiche, abbiamo anche prorogato di qualche giorno la scadenza per dare modo ai partecipanti di effettuare le dovute integrazioni". La dirigente replica anche alle accuse di presunti favoritismi: "Io non conosco nessuno e ho fatto il bando in relazione alle linee guida approvare dall'amministrazione, è tutto pulito e regolare".

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