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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Nasce a Faenza il C-Hub: un centro per valorizzare ceramica e manifattura avanzata

Parte un percorso sinergico fra l’amministrazione locale, il sistema delle imprese, il sistema della ricerca e dell’alta formazione per lo sviluppo di un ecosistema territoriale competitivo

Con la sottoscrizione di un memorandum di intenti, è stato formalizzato in questi giorni il primo passo per il riconoscimento formale di Faenza e il suo territorio come centro nevralgico del manufacturing avanzato. Il patto fra tutti i soggetti coinvolti ha come obiettivo l’identificazione del Territorio della Romagna Faentina come C-Hub, l’Hub dei materiali compositi, dove la C sta ad indicare quei materiali la cui lavorazione è la peculiarità eccellente del nostro territorio: carbonio, compositi, ceramica. Il memorandum, già presentato all’assessore regionale allo sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla, prevede in primis l’istituzione di un Tavolo permanente composto da aziende, enti di ricerca, università. A rappresentare il Tavolo, oltre all’Unione della Romagna Faentina che presiederà questo percorso, sono stati chiamati Otello Valenti, direttore risorse umane di Scuderia AlphaTauri spa, affiancato da Alessandra Sanson direttrice di Istec-Cnr Faenza, Alessandra Folli, manager di Romagna Tech e di Fondazione Flaminia come segreteria operativa in qualità di gestore del Tecnopolo.

"Si tratta senza dubbio di un risultato storico - commentano dall'Unione della Romagna Faentina dove - da anni si è infatti consolidato un sistema di eccellenza nella lavorazione del carbonio, materiale che trova applicazioni in moltissimi campi industriali e che affianca il settore dei materiali ceramici andando a dare una connotazione al territorio quale luogo vocato ai prodotti destinati ad applicazioni per le alte prestazioni. Risultava dunque fondamentale consolidare queste peculiarità impegnandosi a dare identità al sistema del manufacturing avanzato, dando forma e maggiori opportunità a un sistema produttivo che offra un significativo potenziale di innovazione e crescita".

La firma del memorandum sancisce la nascita di un percorso sinergico fra l’amministrazione locale, il sistema delle imprese, il sistema della ricerca e dell’alta formazione per lo sviluppo di un ecosistema territoriale competitivo nel quale il contesto economico sociale tecnologico e creativo locale operano in stretta connessione con un orizzonte di livello nazionale, europeo e internazionale, istituendo un coordinamento tra i soggetti, definendo ruoli, relazioni e reciproci impegni per dare identità, forza e univocità di intenti.

Come noto, nel territorio faentino operano importanti realtà imprenditoriali attorno alle quali si è consolidata una rete di piccole e medie imprese e di realtà artigiane dall’altissimo know-how tecnologico che impiega circa un migliaio di addetti altamente specializzati. Un sistema produttivo ben inserito nelle principali catene del valore internazionali che esporta all’estero oltre il 70% delle loro lavorazioni, a cui si affiancano Centri di ricerca e formazione altamente qualificati come il CNR, l’ENEA, l’Università di Bologna, che dispongono di reti di ricerca internazionale e integrati nella rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna e nella rete dei Tecnopoli regionali. 

Il risultato presentato martedì è un punto di approdo non casuale. Da circa 20 anni è infatti operativa l’area del Tecnopolo Torricelli per la ricerca e l’innovazione in cui sono inserite strutture di ricerca, università, alta formazione, servizi alle imprese e un incubatore. Tutto questo ha favorito lo sviluppo del sistema di eccellenza nella lavorazione del carbonio, che affianca il settore, già consolidato, dei materiali ceramici. I materiali funzionali per le alte prestazioni trovano molteplici applicazioni: dall’energia all’edilizia, senza dimenticare l’ambiente, la salute e le applicazioni industriali. In particolare, il mondo dell’automotive e del motorsport, così come l’aerospazio e la mobilità in genere, presentano quote importanti di attività direttamente o indirettamente legate alla produzione di materiali compositi avanzati, che, a differenza dei materiali tradizionali, riescono a rispondere alle nuove esigenze di applicazione e rappresentando un potenziale di sviluppo molto ampio. 

Obiettivi specifici del neo-costituito Tavolo sono di riconoscere le specificità distintive del C-HUB nella realtà regionale più vasta e di rafforzarne l’identità anche tramite un brand che favorisca la sua attrattività economica e la capacità di catalizzare investimenti pubblici e privati. Ci si propone inoltre di diventare interlocutore credibile e autorevole verso le istituzioni regionali e nazionali. I primi progetti concreti sui quali il C-Hub è chiamato a lavorare riguardano il rafforzamento della filiera formativa e la creazione di nuove infrastrutture di ricerca, che, in sinergia con la rete Alta Tecnologia Regionale, metta a sistema le competenze di tutti gli attori, anche tramite laboratori congiunti, elemento distintivo del C-HUB.

Per  Andrea Fabbri, vicesindaco e assessore alle attività produttive di Faenza: “Si tratta di un traguardo importante, frutto di un lavoro intenso e propositivo fatto insieme a tutti i soggetti coinvolti, è il primo passo per l’ufficializzazione di quel sistema presente sul territorio che abbiamo in passato semplificato col nome Carbon Valley. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti per l’impegno nel sedersi insieme allo stesso tavolo e dare vita a un percorso tutt’altro che scontato, qualcosa di nuovo nel panorama italiano. Tutto questo è possibile perché Faenza è inserita all’interno di un più ampio contesto di eccellenza del medesimo settore che è la nostra Regione Emilia-Romagna, per cui voglio ringraziare l’assessore Colla per l’appoggio e il supporto suo e della Regione”.

“Con questo memorandum viene strutturata una rete di soggetti già attivi con successo sul territorio faentino, che potranno meglio integrarsi e collaborare, anche espandendo le proprie relazioni per attrarre investimenti e “teste” sul territorio - interviene l'assessore regionale Vincenzo Colla - Lo studio dei nuovi materiali rappresenta, insieme alla digitalizzazione, l’asset strategico che la Regione Emilia-Romagna ha individuato per lo sviluppo del futuro e la specificità della Romagna faentina, con le sue eccellenze nel sistema dell’impresa, della ricerca, dei saperi, della formazione, si inserisce perfettamente in questo scenario”.   

“Finalmente gettiamo le basi le basi per dare concretezza e spessore a qualcosa che nei fatti è sempre esistito - conclude Martina Laghi, assessora alla Formazione - È un passaggio fondamentale che potrà aiutare e incentivare proprio quel mondo della formazione e della conoscenza di cui le nostre aziende hanno tanto bisogno e ci indicano come sfida principe per lo sviluppo del territorio”

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