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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Niente aste per gli stabilimenti balneari, tutelare il legittimo affidamento delle imprese"

Cna Balneatori Ravenna ha inviato una lettera ai parlamentari per sostenere l’emendamento di Cna alla legge delega per il riordino delle concessioni balneari

Nevio Salimbeni e Bruno Borghetti, rispettivamente responsabile e presidente Cna Balneatori Ravenna, hanno inviato una lettera ai parlamentari eletti in provincia di Ravenna per sostenere l’emendamento di Cna alla legge delega per il riordino delle concessioni balneari, volta a integrare i criteri di riordino delle concessioni demaniali tutelando il legittimo affidamento dei concessionari che dimostrino di avere effettuato investimenti nella convinzione che il loro titolo concessorio sarebbe stato rinnovato.

"Questo principio è confermato dalle decisioni della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - scrivono nella lettera - le quali asseriscono che il concessionario abbia un legittimo affidamento rispetto alla proprietà superficiaria e all’avviamento commerciale della propria impresa. L’imprenditore, confidando sul rinnovo della propria autorizzazione, ha così effettuato nel tempo investimenti per creare e valorizzare la propria impresa. È pertanto necessario garantire normativamente nel disegno di legge adeguati livelli di protezione a tali diritti, prevedendo su scala nazionale il rilascio solo di nuove concessioni demaniali marittime su aree disponibili con finalità turistico-ricreative: questo in base a procedure di selezione tra i candidati potenziali secondo criteri obiettivi di imparzialità, di trasparenza e di pubblicità, nonché nel rispetto dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento, di garanzia dell'esercizio, dello sviluppo, della valorizzazione delle attività imprenditoriali e di tutela degli investimenti, con adeguate e omogenee condizioni di sviluppo per le micro, piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo, insieme a un adeguato periodo transitorio per l’applicazione della disciplina di riordino. Resta salvo il riconoscimento e la tutela del legittimo affidamento delle imprese balneari titolari di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico e ricreativo rilasciate anteriormente al 31/12/2009 con la conservazione, per queste ultime, del diritto alla continuità della concessione in atto. Tale posizione parte dalle aperture presenti nella stessa sentenza della Corte di giustizia europea oltre che dalla storia delle concessioni demaniali marittime italiane".

"Con l’approvazione di questo emendamento - proseguono reponsabile e presidente - sarebbe quindi possibile rispettare la direttiva Bolkestein per le nuove concessioni e difendere il sistema di Pmi romagnolo, che è l’architrave del sistema balneare locale ed uno degli elementi distintivi del turismo della Destinazione Romagna. Ciò impedirebbe la concentrazione in poche mani delle concessioni balneari, il fallimento di tante piccole imprese o la creazione di veri e propri regimi di monopolio che porterebbero ad un ovvio rialzo dei prezzi verso i clienti e verso il sistema alberghiero, contribuendo a scardinare un sistema differenziato, per stile, costo e offerta come quello balneare romagnolo che funziona e che altre coste italiane ed europee ci invidiano".

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