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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Nutrie al parco Teodorico, gli animalisti: "L'uccisione sarebbe solo un divertimento sadico"

Le associazioni Clama e Lav chiedono al Comune di pensare alla sterilizzazione degli esemplari: "La convivenza con questi animali non potrà che migliorare il rapporto fra uomini e natura"

Le associazioni Clama Ravenna e Lav Bologna tornano a parlare del caso nutrie al Parco Teodorico sollecitando il Comune a rivedere la scelta di abbattere gli animali presenti nell'area verde e a dare un riscontro positivo sul progetto di sterilizzazione degli esemplari sarebbe gratuito per l’amministrazione. "Al momento, nessuna risposta", si lamentano le associazioni animaliste che avevano presentato come esempio al Comune la situazione di Castello d’Argile, "a livello territoriale molto simile a quella nostrana: si tratta di un comune in piena bassa bolognese bonificata, con una rete di canali e vasca di laminazione collegati direttamente; il progetto di sterilizzazione, approvato con delibera dalla giunta guidata dal Sindaco Erriquez, è in atto presso il laghetto di parco Giovannini, in pieno centro cittadino. Già una decina di nutrie sono state sterilizzate e microchippate, per poi essere liberate sul territorio, che difenderanno dall’arrivo di altri esemplari. Una soluzione incruenta, civile, e soprattutto sensata".

"L’uccisione delle nutrie invece lascerebbe libero il campo ad altri esemplari, quindi può avere un senso solo se si intende fornire 'divertimento' sadico a chi sarà incaricato di sparare quest’anno, il prossimo, e quello dopo ancora - attaccano le associazioni -. Il Comune di Ravenna rilascia comunicati in cui si afferma che la sterilizzazione non sia permessa dalla Commissione Europea: il semplice fatto che altrove avvenga è una smentita clamorosa a tali dichiarazioni, senza dimenticare il recente parere favorevole della Commissione Europea stessa, che in una risposta scritta ad interrogazione parlamentare del 2019 chiarisce che 'La cattura seguita da sterilizzazione e rilascio nell’ambiente è un metodo che le competenti autorità nazionali possono considerare tra le misure di gestione in applicazione dell’articolo 19 del Regolamento Europeo n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio'".

"Moltissimi cittadini hanno eletto le nutrie del parco 'mascotte cittadine' e la convivenza con questi animali che, ricordiamolo, sono della famiglia dei castori sudamericani, non potrà che migliorare il rapporto fra uomini e natura: proprio oggi un bambino accompagnato dal nonno si rivolgeva ad una volontaria, disperato per non avere avvistato le piccole mascotte in questi ultimi giorni. Quindi, ancora una volta siamo a chiedere al Comune di Ravenna di adottare un progetto maturo, gratuito, ed in situazioni simili già in atto. Che si decida, per una volta, di abbracciare realmente un’idea di rispetto per gli animali e l’ambiente, che si segua l’esempio virtuoso ed innovativo di altre amministrazioni. Se si continua ad insistere nella disumana intenzione di massacrare animali innocenti, non ci si trinceri allora dietro inesistenti divieti europei o pretestuosi motivi ambientali, che quelli non vengono mai considerati se si tratta di inquinamento e mancata manutenzione degli argini: si abbia il coraggio di affermare che lo si fa perché si desidera accontentare ancora una volta la lobby dei cacciatori - concludono le associazioni Clama e Lav -. E’ relativamente semplice incolpare animali di squilibri ambientali creati da incuria e politiche miopi. Non è detto che sia una scelta vincente: certo non lo è per l’ecosistema, ma neppure, siamo convinti, in termini di consenso".
 

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