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Cronaca

Tre musei, un'enoteca e il ristorante 'Taverna Byron': Palazzo Guiccioli verso la riapertura

Il presidente Alfieri (Fondazione La Cassa di Ravenna): "Stiamo già sistemando gli arredi museali, ma per un’inaugurazione all’altezza aspettiamo anche i turisti dall’estero"

La città di Ravenna attende con crescente attesa, nell’anno dedicato a Dante, la “restituzione” di un altro tesoro storico e culturale: Palazzo Guiccioli. Questo palazzo storico, che sorge nella centralissima via Cavour, fu costruito alla fine del 1600 dalla famiglia Osio, ma è nell’Ottocento che divenne davvero grande. Fu infatti in quel periodo che lo acquistò il conte Alessandro Guiccioli, uomo di primo piano nella Ravenna dell’epoca che, per il suo matrimonio con Teresa Gamba, fece realizzare affreschi su pareti e soffitti del piano nobile, trasformandolo in uno dei più eleganti palazzi della città.

E la storia non finisce qui, perché il palazzo diventò poi la casa del celebre Lord Byron, amante di Teresa Gamba-Guiccioli. Palazzo Guiccioli divenne così luogo d’amori, di grande letteratura e forse anche degli intrighi politici ottocenteschi. E dopo la partenza di Byron fu il politico e patriota Luigi Carlo Farini ad abitare per qualche tempo nella residenza dei Guiccioli. Un grande itinerario di storia e cultura che, però, anche molti ravennati non conoscono. Ma il 2021 potrebbe essere, Covid permettendo, l’anno della rinascita per questo tesoro della nostra città, a lungo “nascosto” sotto le impalcature dei lavori. Un complesso immobiliare di circa 4.000 metri quadri suddiviso in otto saloni dedicati al Museo Byron, tredici al Museo del Risorgimento e quattro al Museo delle Bambole.

Palazzo Guiccioli lavori esterni-2

A raccontarci dettagli e futuro di Palazzo Guiccioli è il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, attuale proprietaria dell’immobile, Ernesto Giuseppe Alfieri.

Alfieri, cosa significa Palazzo Guiccioli per il presente e il futuro di Ravenna?
Quello di Palazzo Guiccioli è un mega progetto a cui la Fondazione lavora da quasi dieci anni, impegnata nel recupero del forse più bel palazzo ottocentesco di Ravenna. Poco noto ai ravennati, lo abbiamo trovato piuttosto malridotto quando ne siamo entrati in possesso. Ecco il perché dei dieci anni, un tempo necessario per recuperare i suoi magnifici affreschi. Si tratta anche di un palazzo pieno di storia, perché per più di un anno ospitò Lord Byron, che con la sua storia d’amore con Teresa Gamba visse a Ravenna un prolifico periodo letterario. Qui sta l’importanza di recuperare il palazzo e realizzare due musei, il Museo Byron (che sarà nel cosiddetto piano nobile) e il Museo del Risorgimento (al secondo piano) al suo interno e un terzo museo, il Museo delle Bambole, anche questo inerente alla storia dell’Ottocento, nel cortile.

Tra l’altro il palazzo ospiterà anche la sede della Byron Society...
Certo, ci sarà uno spazio per gli uffici della Byron Society. Inoltre di musei dedicati a Byron in Italia non ce ne sono. C’è un grande interesse, in particolare anglosassone, attorno alla figura di Byron. Tutto questo ci permetterà di garantire un’offerta culturale di respiro internazionale che ci consentirà di far crescere il territorio a tutti livelli, sia culturale che economico e commerciale. Un’operazione su cui abbiamo investito tantissimo e che creerà una rete culturale per tutto il territorio.

Quali sono i tempi per l’apertura del palazzo?
Dal punto di vista strutturale e cantieristico i lavori saranno finiti già in estate. I musei avranno sia una parte classica, con esposizione di oggetti e documenti, sia una parte moderna di carattere multimediale. Siamo già nella fase degli arredi museali, mentre la parte multimediale è quasi finita. Pandemia permettendo, per l’autunno 2021 potremmo essere in grado di inaugurare. Vorremmo però che per allora la situazione consentisse gli spostamenti dall’estero, soprattutto dal mondo anglosassone. E’ stato un investimento importante e ci vuole un’inaugurazione che ne sia all’altezza.

Palazzo Guiccioli foto interno 1-2

Si parla molto dei musei che troveranno spazio all’interno di Palazzo Guiccioli, ma cosa si potrà apprezzare del palazzo originale? Si potranno ammirare gli affreschi ottocenteschi?
È tutto integro. Abbiamo lavorato assieme alla Soprintendenza per riportare il palazzo alla sua bellezza originale. Certo, sono stati fatti degli ammodernamenti necessari come gli ascensori, ma gli affreschi sono quelli originali. Un lavoro di restauro scientifico di altissimo livello. Restituiamo alla città un capolavoro.

Oltre ai tre musei cosa si troverà all’interno del palazzo?
Uno spazio importante all’interno del palazzo sarà dedicato ai servizi. I magnifici scantinati a volta, assolutamente inediti per la città di Ravenna, saranno trasformati in un ristorante. Si chiamerà “Taverna Byron” (e sarà gestito da Massimo Serena Monghini, titolare dell’Osteria del Tempo Perso, ndr). Nel primo cortile del palazzo ci saranno poi un’enoteca e un bar, invece nel secondo cortile uno spazio sarà dedicato a un’attività commerciale.

Palazzo Guiccioli foto interno 2-2

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