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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Palazzo Rasponi s'illumina di viola per la Giornata della Prematurità

Per questa occasione le associazioni “Dalla parte dei minori” e “Cuore di maglia” hanno dato vita a tante iniziative di sensibilizzazione

Ancora una volta, mercoledì 17 novembre, Ravenna si illumina di viola nella Giornata Mondiale della Prematurità per richiamare l’attenzione sul tema delle nascite premature che richiede un care neonatale complesso sempre più garantito da elevati livelli tecnico-professionali e di umanizzazione dell’assistenza che coinvolge anche i genitori. Anche quest’anno le associazioni “Dalla parte dei minori OdV” e “Cuore di maglia” saranno insieme nel realizzare iniziative di sensibilizzazione a partire dalla richiesta, accettata dall’Amministrazione, di illuminare di viola, dal 16 al 18 novembre, Palazzo Rasponi, in piazza Kennedy.

Inoltre in via Cairoli le vetrine mostreranno i lavori creativi delle volontarie di Cuore di maglia che vestono con generosità i neonati dei reparti Terapia Intensiva Neonatale degli ospedali della Romagna, ricevendo attestati di riconoscenza emozionanti come quello inviato da una mamma: "Vi scrivo per ringraziarvi per lo splendido servizio che fate nelle Tin. Sono già passati molti mesi da quando ho conosciuto l’associazione nella Terapia Intensiva Neonatale di Ravenna. Non dimenticherò mai quella data perché è stato il giorno che, dopo un mese di lotta in incubatrice, le mie “ragazze” si sono conquistate il loro posto in una culletta aperta. Il primo giorno in cui ho potuto vestire le mie bimbe… una banalità per la mamma di un bimbo nato a termine ma un grande traguardo per noi mamme premature. Per festeggiare il grande giorno io e il papà abbiamo scelto di mettergli i completini fatti da voi che l’infermiera ci ha donato".

Da aprile 2019, l’associazione Dalla parte dei minori è invece impegnata attivamente nel progetto “Genitori Prematuri”, nato dalla collaborazione con l’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Ravenna come supporto alle famiglie di bambini pretermine o in particolari condizioni di vulnerabilità organiche per garantire la continuità di accompagnamento psicologico nella delicata fase post ospedaliera. Il progetto ha permesso ai genitori di esprimere ed elaborare i vissuti legati all’esperienza della prematurità e della degenza in TIN, aggravate dagli effetti della situazione pandemica.

Attualmente sono 9 le famiglie che utilizzano il counselling offerto dalle professioniste dell'associazione, diverse decine quelle che nel periodo più lungo del progetto hanno fatto questa esperienza entrata nella prassi clinica della neonotalogia dei nati prematuri. Nel corso del tempo, la rete collaborativa e di fiducia creata con il personale ospedaliero ha permesso di mettere a punto modalità funzionali e proficue d’intervento che hanno permesso il raggiungimento di buoni risultati in termini di coinvolgimento delle famiglie.

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