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Cronaca

Parola d'ordine "sicurezza": più agenti, più telecamere e presidi quotidiani

Il nuovo Comandante di Polizia Municipale Andrea Giacomini ha incontrato i consiglieri e ha spiegato loro i prossimi interventi. "Restituiremo ai ravennati la città che si meritano"

"Colgo in tutti voi un'impreparazione in materia di sicurezza che oggi non ci possiamo più permettere: dobbiamo tutti fare lo sforzo di conoscere gli impianti normativi al meglio, e io sono disponibilissimo ad aiutarvi. Dovete essere all'altezza del ruolo a cui siete stati chiamati, perchè la sicurezza è una materia che poco si concilia con le chiacchere". È molto determinato il nuovo Comandante della Polizia Andrea Giacomini, che mercoledì pomeriggio ha incontrato alcuni consiglieri durante una commissione in Comune. "Tutti, qui dentro, perseguiamo lo stesso obiettivo in materia di sicurezza,  al di là degli schieramenti politici - spiega Giacomini - Per questo spero di ricevere da voi anche dei suggerimenti per dare a questa città il risultato che merita, ossia un tessuto urbano pulito affinchè cittadini e turisti possano vivere la città in modo sicuro".

I cambiamenti illustrati dal vicesindaco

"Credo che con la nomina del nuovo Comandante si sia concretizzato un importante cambio di passo - spiega il vicesindaco con delega alla sicurezza Eugenio Fusignani - In ogni caso abbiamo già definito alcuni obiettivi futuri: innanzitutto vogliamo aumentare l'organico di Polizia municipale di 10 unità all'anno per i prossimi 5 anni e aumentare il numero di agenti a tempo determinato; su quest'ultimo aspetto, nello specifico, vorremmo aumentare gli stagionali passando da 37 agenti a 60, e per trovare le risorse economiche potremmo chiedere un aiuto alle varie associazioni di categoria della sfera dell'impresa. Inoltre aumenteremo e ammoderneremo la tecnologia di videosorveglianza valutando dove e quante telecamere installare nelle varie zone; infine valorizzeremo l'importante attività dei gruppi di controllo di vicinato, come quelli su Whatsapp o sui social, che avranno un referente scelto da loro con cui stabiliremo rapporti di collaborazione. Vogliamo anche riconquistare alcune zone della città che sono vittime di frequenti episodi di criminalità, in primis i giardini Speyer".

Le domande dei consiglieri 

Le domande e i dubbi sollevati dai consiglieri sono stati molti e hanno riguardato gli aspetti più diversi relativi al tema sicurezza, in diversi casi, tuttavia, rivolti più al vicesindaco che al Comandante. "Fusignani dice che la sicurezza è al primo posto di questo mandato, eppure non ne ha parlato per mesi - attacca il capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi, chiedendo l'istituzione di un consiglio straordinario per discutere di sicurezza - È un problema figlio di decenni di "distrazioni". La legge prevede l'utilizzo di telecamere da 14 anni, noi ci pensiamo solo ora?". Dello stesso avviso anche Samantha Gardin di Lega Nord: "Un cambio di passo da parte della Municipale lo abbiamo visto davvero: non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda l'amministrazione comunale, che non vuole ammettere che il problema riguarda la sicurezza reale, e non quella percepita. La situazione ormai è al limite della sopportazione: smettiamo di nasconderci dietro un dito". C'è poi chi chiede maggior collaborazione tra le istituzioni e la Polizia Municipale, come Giannantonio Mingozzi del Partito repubblicano italiano, che auspica "a una maggior comunicazione sui nominativi di vandali e criminali tra Municipale e Comune"; e c'è chi invece, al contrario, vorrebbe che alla Municipale venisse lasciata maggiore autonomia, come Massimiliano Alberghini di gruppo Alberghini, chiedendo che "il Comune lasci operare il Comandante nella massima autonomia possibile senza intralciarlo".

Gli obiettivi del Comandante

Più concrete e dirette specificatamente al Comandante Giacomini sono state le domande poste dal capogruppo di Ravenna in Comune Massimo Manzoli, che ha posto l'attenzione soprattutto sul problema sicurezza nel forese. "In questa zona c'è un problema di sicurezza percepita - spiega Manzoli - Avete pensato di incontrare i consigli territoriali per discutere con loro delle diverse problematiche? Sempre nel forese, inoltre, è necessario assicurare la tempestività degli interventi, perché se un cittadino sa che dopo la segnalazione dovrà aspettare tre o quattro ore, inevitabilmente smetterà di denunciare, e questo sarebbe ancora più grave. Le forze di Polizia municipale, inoltre, sono sempre più chiamate a intervenire anche in casi di attacchi terroristici. Siamo sicuri che gli agenti abbiano la formazione e le competenze specifiche necessarie per affrontare questi eventi improvvisi?". Il consigliere d'opposizione ha poi chiesto interventi per quanto riguarda i collegamenti tra gioco d'azzardo e microcriminalità e sul tema del bullismo tra i minori, sui quali Giacomini ha rassicurato che sono già in atto dei programmi. "Anche per quanto riguarda i consigli territoriali - spiega il Comandante - ho già contattato i vari presidenti per incontrarli e capire quali sono i luoghi critici da monitorare con i sistemi di videosorveglianza. Il forese è la nostra sfida più grande e daremo il massimo supporto alle altre forze dell'ordine, "sottraendo" loro gli interventi minori e lasciandogli così più tempo per occuparsi di questioni più importanti. Garantiremo la presenza a giorni alterni di Carabinieri e Municipale nel forese, di modo che la zona sia sempre coperta senza accavallamenti. In questi spazi sterminati, inoltre, è molto utile l'attività delle "sentinelle" dei gruppi di cittadini, che possono avvisarci in caso di pericolo. Per quanto riguarda il terrorismo, infine, si tratta di eventi particolari e dobbiamo essere pronti a gestirli. Se ognuno di noi, partendo dal singolo cittadino, osserverà il suo compito avremo tutti dei vantaggi".

Il vicesindaco: "Se elogiate il Comandante, state elogiando anche noi"

Sul finale Fusignani ha precisato come la Polizia Municipale rispecchi quelle che sono le intenzioni dell'amministrazione. "Tutti gli elogi che sono stati fatti al Comandante vanno anche a noi, dal momento che lui traduce in linea operativa le linee guida che provengono dal Comune. Chi non ha percepito il cambio di passo dell'amministrazione sbaglia, perchè la Municipale rispecchia gli input dell'amministrazione". Il vicesindaco ha poi concluso insistendo sul futuro della zona stazione-giardini Speyer. "Se si affittano tutti i negozi della zona a un certo tipo di clienti - penso ai kebab, alle macellerie islamiche, ai negozi di alimentari etnici o di abbigliamento asiatico - è chiaro che si crea un ghetto. La settimana scorsa io e l'assessore Massimo Cameliani abbiamo incontrato Cittattiva e alcuni proprietari dei negozi della zona che hanno convenuto che, in futuro, sarà necessario diversificare la cosa. Noi come amministrazione dobbiamo valutare a chi affidare i negozi sfitti, ad esempio affittandoli a prezzi agevolati ad artigiani e artisti che ricreino qui i loro atelier, mentre i proprietari dei negozi, man mano che scadono contratti di un certo tipo, possono pensare di non rinnovare determinate attività. In questo modo continuiamo sulla doppia linea di repressione e risocializzazione".

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