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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Pescatori di vongole con attrezzature vietate: sanzioni per migliaia di euro

L’obiettivo principale dei controlli è quello di tutelare le risorse biologiche dell’ambiente marino, e nello stesso tempo i pescatori che operano professionalmente nel rispetto delle regole

Sono stati effettuati nella notte numerosi controlli in mare da parte degli equipaggi della Direzione Marittima – Guardia Costiera dell’Emilia-Romagna, allo scopo di verificare la regolarità delle attività di pesca svolte lungo la fascia costiera. I militari hanno riscontrato alcuni illeciti amministrativi che hanno portato alla contestazione di sanzioni e al sequestro di attrezzi da pesca e di prodotto illecitamente catturato.

In un caso, nelle acque al largo di Marina di Ravenna, è stata individuata un’unità da pesca con a bordo la cosiddetta “idrorasca”, un attrezzo che può essere impiegato soltanto all’interno delle concessioni per molluschicoltura, per le operazioni di allevamento delle vongole. Al pescatore è stata contestata una sanzione pari a 2000 euro e, contestualmente, è stata posta sotto sequestro l’attrezzatura utilizzata in maniera irregolare.

In seguito, a breve distanza da Porto Garibaldi, un’unità del tipo “turbosoffiante” autorizzata alla cattura dei molluschi in mare è stata sorpresa in attività di pesca sotto costa, in violazione della norma comunitaria che prevede per questa tipologia di pescherecci l’obbligo di mantenersi oltre 0,3 miglia nautiche dal litorale, circa 550 metri, con l’obiettivo di tutelare le risorse ambientali. Al pescatore è stato contestato l’illecito amministrativo di pesca in zona non consentita ai sensi della legge n.4/2012, che prevede una sanzione pari a 2000 euro. Il prodotto illecitamente catturato, costituito da 100 chili di vongole, è stata sottoposto a sequestro da parte dei militari e subito rigettato in mare in quanto ancora vitale.

Alla foce del Marecchia, a Rimini, invece è stata rinvenuta una rete da posta che chiudeva tutto lo specchio acqueo del fiume, verosimilmente collocata da pescatori non professionisti. L'attrezzo è stato salpato e posto sotto sequestro da parte dei militari, trattandosi di pesca in zone vietate, oltre all’impiego di attrezzo non consentito per la pesca sportiva. I militari stanno lavorando per individuare i responsabili.

L’obiettivo principale dei controlli, che continueranno anche nei prossimi giorni, è quello di tutelare le risorse biologiche dell’ambiente marino, e nello stesso tempo i pescatori che operano professionalmente nel rispetto delle regole.

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