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Cronaca Faenza

Energia sostenibile, l'Unione del faentino verso l'adozione di un Piano di azione

La volontà dei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina con questo Piano è quella di perseguire gli obiettivi posti dalla Comunità Europea in tema ambientale e, in particolare, contribuire concretamente per il nostro territorio entro il 2020 ad abbassare le emissioni di gas serra del 20%

Con l’adesione, nello scorso settembre, da parte dei Comuni dell’Unione della Romagna faentina al Patto dei Sindaci lanciato dalla Commissione Europea, è partito l’iter per l’adozione di un Piano di azione per l’energia sostenibile (Paes). La volontà dei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina con questo Piano è quella di perseguire gli obiettivi posti dalla Comunità Europea in tema ambientale e, in particolare, contribuire concretamente per il nostro territorio entro il 2020 ad abbassare le emissioni di gas serra del 20%, ad aumentare il livello di efficienza energetica e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.

Obiettivi che andranno raggiunti attraverso una strategia che selezioni e metta in campo alcuni interventi e strumenti significativi di pianificazione e di gestione, sui quali i Comuni possono avere ruolo importante nelle fasi di definizione e gestione, sia direttamente che in accordo con i privati. Tra questi strumenti è compreso il Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue), che potrà incidere in modo determinante sulla performance energetica degli edifici. Altri strumenti potranno essere la gestione degli impianti termici pubblici e privati, la gestione della pubblica illuminazione, le politiche sulla mobilità, quelle del ciclo dei rifiuti, tematiche e ambiti che verranno inseriti e articolati in azioni e priorità all’interno del Piano di azione per l’energia sostenibile.

Una prima bozza del Paes dell’Unione della Romagna Faentina nei prossimi mesi verrà sottoposta al vaglio di tavoli tecnici e di portatori di interesse di valenza strategica (quali Ordini professionali, Associazioni di categoria, Istituzioni finanziarie). Seguirà una fase di inchiesta pubblica realizzata e divulgata attraverso i siti web istituzionali dell’Unione e dei suoi Comuni e attraverso una serie di incontri pubblici in ciascuno dei sei Comuni dell’Unione (a partire dal prossimo mese di giugno). La versione definitiva del Piano sarà poi trasmessa ai vari Consigli comunali per l’approvazione. L’obiettivo dichiarato è quello di giungere all’approvazione del Piano entro la metà di settembre del 2014. Una volta approvato, il Piano non rimarrà uno strumento rigido: è infatti previsto un periodico monitoraggio dell’efficacia delle azioni messe in campo, con la possibilità di intervenire anche più volte con adeguamenti e correzioni in modo da mantenere l’attenzione al risultato finale da perseguire.

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