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Cronaca

Cristina D'Aniello saluta la Procura di Ravenna: "Spero di aver servito la città nel miglior modo possibile"

Cerimonia di commiato del Sostituto procuratore di Ravenna, Cristina D’Aniello, che a breve andrà a svolgere il lavoro di Giudice presso la Corte d’appello di Firenze dopo 22 anni trascorsi a Ravenna

Cerimonia di commiato del Sostituto procuratore di Ravenna, Cristina D’Aniello, che a breve andrà a svolgere il lavoro di Giudice presso la Corte d’appello di Firenze dopo 22 anni trascorsi a Ravenna. Mercoledì mattina in Tribunale hanno preso la parola il Procuratore della Repubblica Daniele Barberini, il Prefetto Castrese De Rosa, la presidentessa del Tribunale Cecilia Calandra e il presidente dell'Ordine degli avvocati Sergio Gonelli.

"Perdiamo un Pm "di razza", che in questi anni ha saputo tenere alto l'onore della Procura, che ha sostenuto l'accusa in parecchi processi importanti, basti pensare al processo Cagnoni - ha detto Barberini - Quella da giudice è una nuova esperienza per completare la sua già ampia conoscenze giuridica. Le auguriamo il meglio per questa nuova carriera, sperando che torni con una ulteriore esperienza. Ha sempre dimostrato umanità anche nei confronti degli imputati, perchè dietro ai processi penali ci sono sempre dei drammi, e la dottoressa D'Aniello sa interpretare al meglio il ruolo di persona umana che giudica altre persone umane, approcciandosi al suo lavoro con grande umiltà". "Mi ha colpito la tua grande umanità - ha detto al Pm il Prefetto De Rosa - Tornaci a trovare, ti aspettiamo a braccia aperte".

"Quando la conobbi 22 anni fa sembrava una timida uditrice, mentre poi si è scoperto essere una leonessa - ha aggiunto la presidentessa Calandra - Ha una capacità di accogliere con garbo le condanne come le assoluzioni, senza recriminare e con una capacità anche di chiedere l'assoluzione, che non è una cosa frequente e che dimostra equilibrio anche nella funzione di parte che è quella del pubblico ministero. L'ho vista lottare contro gli avvocati più agguerriti, ha una capacità diplomatica non indifferente e una grande empatia con le persone. Sono molto contenta che faccia questa esperienza in Corte d'appello". "La ringraziamo per la dedizione che ha sempre dimostrato in tutti in questi anni, ci ha arricchito - il saluto di Gonelli, che l'ha omaggiata con la moneta dell'Ordine degli avvocati - Il nuovo incarico è più complesso, il giudice è sopra le parti, e siamo convinti che sarà un successo anche a Firenze".

"Vado via per una crescita personale e professionale, però il cuore rimane qui a Ravenna - ha detto D'Aniello - Spero di aver servito la città come magistrato nel miglior modo possibile. Chiedo scusa a tutte le persone che si sono rivolte a me sperando di avere giustizia e che forse ho deluso, così come agli imputati a cui forse ho mancato di rispetto. Un magistrato a inizio carriera mi disse "Ricordati che sul tavolo non hai dei fascicoli, ma delle storie umane", e io spero di avere onorato questo insegnamento che porterò con me anche a Firenze".

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