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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Un centro visite fatto di capanne a Punte Alberete e pontili galleggianti per ammirare il tramonto in Pialassa

Oltre a quelli previsti per i lidi sud, all'interno dei progetti finanziati dal Pnrr che riguardano il Parco del Delta del Po ce ne sono alcuni che riguardano anche i lidi nord

Oltre a quelli previsti per i lidi sud, all'interno dei progetti finanziati dal Pnrr che riguardano il Parco del Delta del Po ce ne sono alcuni che riguardano anche i lidi nord. In particolare un grande intervento prevede la riqualificazione della zona dell'oasi di Punte Alberete, mentre un secondo progetto è incentrato sulla Pialassa Baiona a Marina Romea.

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Nuova vita a Punte Alberete

Il progetto di Punte Alberete ha ottenuto un finanziamento da 750mila euro dal Pnrr e prevede interventi sia all'interno dell'oasi che fuori, nella zona del parcheggio. "Il parcheggio attualmente è un po' abbandonato, tanto da essere spesso nel mirino dei "topi d'auto" - spiega il direttore del Parco del Delta del Po Massimiliano Costa - L'idea è quella di spostare il punto di accoglienza dalla casetta di legno che c'è oltre il fossatone al parcheggio, di modo che il presidio dell'oasi sia lì. La parte iniziale del parcheggio, il grande prato sulla sinistra, verrà trasformata in un centro visite innovativo all'aperto con centro accoglienza, bookshop e un piccolo punto ristoro. La particolarità consiste nel fatto che il tutto sarà realizzato costruendo delle capanne tradizionali con le erbe palustri, parti in legno e tetti di canna, come il capanno Garibaldi. Tutto attorno l'area sarà una sorta di esposizione che prepara alla visita di Punte Alberete e che racconta la civiltà delle erbe palustri, mostrando i legami con le frazioni dell'entroterra che usavano le paludi per erbe, caccia e pesca. Il percorso di visita all'aperto, con pannelli e piccoli allestimenti, tavoli e panchine, racconterà i valori naturalistici e testimoniali. E' prevista anche la sistemazione della casa all'angolo dentro Punte Alberete, il "capanno dei pescatori", mentre la casetta sul canale, che noi chiamiamo la "casa dell'Agnese" per via del film che ci hanno girato, verrà sistemata e allestita come fosse una casa utilizzata da un vallante. Verranno sistemati anche tutti i ponticelli, anzi: visto che si sono degradati prima del previsto il Comune inizierà a sistemarli già a febbraio con altri fondi rispetto a quelli del Pnrr".

L'ingresso di Punte Alberete
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La storia di Punte Alberete

Punte Alberete è una zona umida di acqua dolce estesa su circa 190 ettari di territorio ancora caratterizzato da un’antica geomorfologia. L’alternanza di “staggi” più rilevati e zone “basse” tipici di quest’area costituisce una foresta allagata di grande suggestione, uno degli ultimi esempi ancora esistenti nel sud Europa. Delimitata a nord dal tratto finale del fiume Lamone e sul lato orientale dalla grande Pineta di San Vitale, si trova a circa 10 km a nord di Ravenna sul lato occidentale rispetto alla S.S. 309 “Romea”. È servita da un ampio parcheggio che permette l’accesso all’ingresso principale da utilizzare per la visita all’oasi.

L’oasi è un suggestivo alternarsi di bosco igrofilo, praterie sommerse e spazi aperti. I bacini d’acqua sono circondati da fitti canneti e il percorso offre affascinanti scorci su ambienti palustri di varie dimensioni, in grado di generare forti suggestioni sul visitatore. Oltre alla canna di palude, un tempo risorsa fondamentale dell’economia locale che qui veniva raccolta e trasportata nei villaggi per essere lavorata, la cornice alle piccole e grandi vedute è spesso un mosaico di giunchi, carici, gigli di palude, in relazione al ciclo stagionale e vegetativo. Altri elementi di naturalità che rendono il paesaggio unico sono i vetusti alberi caduti, che a loro volta costituiscono un habitat per specie protette e su cui si posano gli uccelli acquatici per cacciare o riposare.

Punte Alberete ospita moltissime specie di uccelli, dai piccoli ed elusivi passeriformi delle zone umide (tra cui usignolo di fiume, cannaiola, cannareccione) ai più appariscenti uccelli coloniali (aironi di tutte le specie europee, ibis, spatola), senza dimenticare che tra le varie specie di anatre, qui nidifica la rara moretta tabaccata. Tutto ciò rende questo luogo, e la vicina Valle Mandriole un vero e proprio paradiso del birdwatching. L’ambiente è abitato da numerosi rettili di grande interesse conservazionistico, tra cui la rara testuggine palustre e il saettone, e un mondo di invertebrati, come ad esempio la bellissima farfalla zerinzia polissena, le cui ali ricordano un merletto bianco e nero con macchie rosse e azzurre e il cui bruco si nutre di una sola pianta, l’aristolochia, che cresce ai margini di alcuni sentieri.

Massimiliano Costa
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Riqualificazione del percorso sulla Pialassa Baiona

Un secondo progetto, del valore di 500mila euro, riguarda la Pialassa Baiona a Marina Romea, con la riqualificazione del percorso che collega viale degli Oleandri con l'imbarco degli Spinaroni. "Verranno realizzati degli affacci galleggianti sulla fascia lungo-laguna nella zona di contatto con Marina Romea - continua Costa - con tre pontili e piazze finali dove fermarsi per ammirare la bellezza della pialassa e i fenicotteri. Il tutto per rendere più fruibile e attraente il tracciato. Si tratta di un completamento degli interventi in parte già realizzati un anno e mezzo fa dal Comune. E' un'area molto utilizzata, soprattutto d'estate, e con questi "balconi" sarà ancora più bella".

Un tramonto in Pialassa Baiona
Tramonto in pialassa Baiona di Ludovica Gobbi-3

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