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Ravenna 2019, la città bizantina consolida il ponte con la Bulgaria

Sono molte, e crescono, le relazioni internazionali costruite da Ravenna2019 per rafforzare il proprio percorso di candidatura a “Capitale europea della cultura”

Sono molte, e crescono, le relazioni internazionali costruite da Ravenna2019 per rafforzare il proprio percorso di candidatura a “Capitale europea della cultura”: visite fatte o ricevute, per incontrare le città che hanno avuto o stanno per avere il titolo. L'ha detto Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna2019, nella conferenza-stampa indetta dopo una missione in Bulgaria, Paese che con l'Italia avrà la “Capitale” fra sei anni.

In questi anni Ravenna ha avuto scambi di esperienze e rapporti di collaborazione con i comitati di Lilla (capitale nel 2004), Lussemburgo (2007), Liverpool (2008), Linz (2009), Essen, Istanbul e Pecs (2010), Tallinn e Turku (2011), Maribor (2012), Kosice e Marsiglia (2013), Riga (2014), Mons (2015), Wrocław (2016) e Aarhus (2017). In alcune di queste città è stata inoltre allestita – o lo sarà – la mostra di copie dei mosaici antichi, ospitata anche nelle due principali istituzioni europee, Parlamento e Commissione.

Tale fitta rete di scambi e contatti – dalla Finlandia alla Turchia, dall'Inghilterra all'Estonia più una presentazione nella Columbia University di New York – ha suscitato l'apprezzamento delle aspiranti italiane e bulgare nella conferenza Il futuro delle città storiche nell’ambito dell’iniziativa 'Capitale europea della cultura', il 19 a Plovdiv.

« Per il lavoro che stiamo svolgendo – racconta Nadia Carboni, project manager di Ravenna2019 – abbiamo avuto complimenti da ogni città presente, 6 italiane e 7 bulgare, molto colpite dal nostro percorso costruito per e con il territorio, dal coinvolgimento dei cittadini, specie giovani, e dai contatti internazionali già intrecciati, requisito base del bando. »

Come con Sofia in aprile, anche con Plovdiv, considerata l'altra favorita fra la decina di aspiranti locali, Ravenna ha siglato un patto di collaborazione biennale, rinnovabile di un quinquennio nel caso entrambe le contraenti saranno nominate “capitale”.

Alla conferenza erano presenti Bergamo, Mantova, Matera, Palermo, Perugia-Assisi e Siena: per Ravenna – prima candidata italiana, due anni fa, a tessere rapporti con il Paese dell'Est – è stata l'occasione per perfezionare l'accordo con Sofia e definire patti di collaborazione e progettualità concrete con le altre candidate locali.

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