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Cronaca

Vuole la patente, l'amico gli fa l'esame di teoria e viene arrestato

Scambio d'identità per superare l'esame teorico della patente di guida. Nei guai sono finiti due nigeriani di 33 e 37 anni, residenti a Ravenna.

Scambio d'identità per superare l'esame teorico della patente di guida. Nei guai sono finiti due nigeriani di 33 e 37 anni, residenti a Ravenna. A scoprire il tentativo di truffa sono stati gli agenti della PolStrada di Ravenna, impegnati in un'attività di controllo in collaborazione con l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile. Mercoledì i poliziotti della squadra di Polizia Giudiziaria sono intervenuti  durante la seduta di esami teorici a quiz informatic.

Gli agenti si sono focalizzati in particolare su un cittadino di nazionalità nigeriana, residente in città, il quale, in sede di presentazione aveva palesato notevoli difficoltà a capire la lingua italiana scritta. In quella circostanza, il candidato aveva richiesto ed ottenuto di essere supportato, durante l’esame, dell’ausilio di cuffie che riproducono in forma vocale, la domanda a quiz somministrata anche a video.

All’orario dell’esame, insieme agli altri candidati si è presentato quello che avrebbe dovuto essere il candidato, 37 anni, mentre si trattava di un un suo conoscente, 33 anni. Quest'ultimo, somigliante all'amico, ha presentato i documenti di identità (carta d’identità e permesso di soggiorno) del 37enne. Il personale in abiti civili, mescolatosi ai candidati del turno seguente, ha seguito quello che avrebbe dovuto essere il 33enne attraverso il largo finestrone dell’aula di esame che garantisce il carattere di pubblicità dell’esame medesimo.

L'extracomunitario mostrava un certo nervosismo, ma ha comunque portato a termine l’esame fra i primi. Lasciata quindi l’aula, dopo la qualificazione degli agenti è stato richiesto di esibire i propri documenti e, dopo avere consegnato quelli del proprio conoscente, si è dato precipitosamente alla fuga, raggiungendo la via Trieste e dirigendosi verso il centro città, inseguito a breve distanza dai poliziotti.

Dopo un lungo inseguimento, l'individuo è stato bloccato e perquisito. Nel parcheggio della Motorizzazione è stata trovato la sua auto, al cui interno si trovavano i veri documenti del 33enne (che peraltro è già titolare di patente di guida). Lo straniero è stato accompagnato negli uffici della Polstrada, per la corretta identificazione mentre il funzionario della Motorizzazione ha comunicato che il candidato aveva brillantemente superato l’esame teorico di guida.

Naturalmente, l’esito dell’esame è stato fatto annullare e il 33enne è stato arrestato per sostituzione di persona, falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla identità propria; induzione in errore del pubblico ufficiale che aveva constatato la idoneità al successivo esame pratico; rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e resistenza a Pubblico Ufficiale. L'amico è stato denunciato a piede libero. Il giudice Corrado Schiaretti (pubblico ministero Stefano Stargiotti) ha convalidato l’arresto e condannato l’interessato per direttissima ad una pena di mesi dieci di reclusione, patteggiati con la difesa.

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