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Cronaca

Sicurezza e legalità: collaboratori stranieri al fianco dei vigili

Tra gli interventi per la sicurezza e la Polizia locale, i progetti finanziati sono 6. Il primo è l'"affiancamento di collaboratori stranieri agli operatori di polizia municipale" a Ravenna

Promuovere la legalità e la sicurezza dei cittadini e fronteggiare in modo capillare e diffuso l’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna. Con questo obiettivo la Regione ha impegnato un milione e 279 mila euro per realizzare 46 nuovi progetti. In provincia di Ravenna ne saranno finanziati 7, per un totale di 278.054 euro. E' quanto annuncia il consigliere regionale del Partito democratico, Mario Mazzotti.

«La Regione Emilia-Romagna dimostra ancora una volta un impegno straordinario per essere al fianco dei cittadini e delle amministrazioni locali – commenta Mazzotti -. In un periodo di tagli pesantissimi per gli Enti locali, infatti, saranno finanziati progetti importanti, in grado di favorire la sicurezza nelle nostre città, di promuovere legalità e partecipazione e di fronteggiare la nuova emergenza costituita dalla presenza del crimine organizzato e mafioso, con un intervento capillare e diffuso sul territorio».

Tra gli interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa sarà realizzato il progetto “Recupero di un bene confiscato”, a Tagliata di Cervia, con un contributo regionale di 52.500 euro su un costo totale di 75 mila euro. «Il progetto prevede il recupero, con interventi di ristrutturazione e allestimento, di un alloggio che verrà utilizzato come casa rifugio per donne vittima di violenza – spiega Mazzotti -. In tutta la regione, sono quattro le abitazioni confiscate e convertite ad uso sociale. Oltre a Ravenna anche Ferrara, Bologna e Parma».

Tra gli interventi per la sicurezza e la Polizia locale, i progetti finanziati sono 6. Il primo, “Affiancamento di collaboratori stranieri agli operatori di polizia municipale” a Ravenna (che riceverà un contributo regionale di 63 mila euro, a fronte di un costo complessivo di 93 mila euro), «è il primo nel nostro Paese che intende avviare un percorso sperimentale per l’inserimento di stranieri nel corpo di Polizia municipale – illustra Mazzotti-, con compiti di affiancamento agli operatori e di mediazione con le comunità etniche di riferimento».

“Videosicurezza e legalità a partecipazione diffusa” è il progetto di  Castelbolognese che riguarda l’installazione di un impianto di videosorveglianza per la rassicurazione della popolazione anziana e il controllo dei fenomeni di furti e vandalismi. In accompagnamento, il Comune intende ottenere il comodato d’uso di una casa cantoniera abbandonata per ristrutturarla e destinarla a sede dei “volontari per la sicurezza”,  ad attività informative e di promozione della legalità. Il costo totale è pari a 100 mila euro, il contributo della Regione di 42 mila euro.

“Videosicurezza e legalità” a Solarolo è un progetto che prevede l’installazione di un impianto di videosorveglianza per contrastare i fenomeni di  danneggiamenti e devianza giovanile nell’area della stazione ferroviaria. Ad  accompagnamento dell’intervento si avvia anche un percorso di coinvolgimento dei giovani per la promozione di una  cultura del rispetto dei beni pubblici, facendo  della sala d’aspetto della stazione un perno delle  attività e dei laboratori del centro di aggregazione. Il costo del progetto è di 25.700 euro, il contributo regionale di 10.940 euro.

“9 città in rete per la legalità”  è il progetto dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. L’obiettivo è triplice: intervenire per il contrasto dei furti, in forte crescita negli ultimi anni,  prevenire comportamenti devianti nei giovani, anche associati ai consumi di sostanze psicotrope e, in generale, rassicurare la popolazione specialmente più anziana. Il progetto prevede quindi  un sistema coordinato di azioni sia per lo sviluppo delle reti di comunità, sia per il controllo tecnologico dei punti sensibili. Ha un costo di 136 mila euro e un contributo regionale di 56.768 euro.

Si intitola “Promuovere sicurezza e contrastare il degrado e la cultura della violenza” il progetto di Faenza che si propone di intervenire con una serie di azioni integrate sul piano educativo e con il recupero di spazi della città per favorire la promozione del rispetto delle regole e delle differenze,  con particolare attenzione a contrastare comportamenti giovanili di inciviltà e prevaricazione e lo sviluppo di stereotipi di genere. Il costo totale del progetto è di 70 mila euro, il contributo regionale di 28.960 euro.

“Videosicurezza e legalità”, infine, è il progetto di Riolo Terme che riguarda l’installazione di un impianto di videosorveglianza nel Comune per contrastare i  fenomeni di furti diffusi e danneggiamenti Il costo totale è pari a 55.950, il contributo regionale a 23.886 euro.

"Non è tutto oro quel che luccica”, commenta il consigliere provinciale della Lega Nord Jacopo Berti. "Alcuni fondi sono importanti, come il sistema di videosorveglianza a Castel Bolognese, a Riolo Terme e a Solarolo - evidenzia Berti -, altri completamente superflui come 63.000 euro,cioè il 22% della somma totale stanziati, che andranno spesi per affiancare collaboratori stranieri ad agenti di polizia municipale, con il compito di mediare fra le varie etnie presenti sul territorio”.

“Spesa inutile e fuori luogo - sbotta il consigliere leghista -. Siamo in un periodo di crisi incredibile, le istituzioni su tutti i livelli non hanno fondi per avanzare iniziative, e i pochi soldi che si hanno a disposizione, vengano buttate in iniziative ad oggi inutili, per di più non si sa se porteranno risultati utili e soprattutto la gente non capisce il motivo di tale spesa”.

Conclude il responsabile Enti Locali della Lega Berti: “Piuttosto che buttare 63.000 euro, in tali iniziative al momento fuori luogo, sarebbe meglio destinare questi fondi per iniziative col fine di dare slancio all’economia locale messa in ginocchio dalla crisi, oppure per finanziare opere di aumento della sicurezza come quelle messe in atto a Riolo Terme, Solarolo e Castel Bolognese. Invece che affiancare stranieri alla polizia municipale, perché non si aumentano i mezzi per la sicurezza a Massa Lombarda e a Bagnacavallo?”.

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