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Cronaca Faenza

Crollato sotto i colpi di vento: si rialza a tempo di record 'E galet de paciugh'. Sarà esposto per tutta l'estate

Il 'galletto' simbolo della Romagna che si rialza dall'alluvione era stato abbattuto dalle raffiche di vento, ma in 6 ore i volontari dell'associazione 'Fatti d'Arte' lo hanno ripristinato

‘E galet de paciugh' si è ridestato. Merito dell’artista Alessandro Turoni e dei giovani impegnati nell’associazione Fatti d’Arte, i quali martedì pomeriggio dopo aver ricevuto decine di segnalazioni e di richieste di ripristino dell’opera simbolo della Romagna che si rialza dall’alluvione, hanno provveduto in tempo record a sistemare il grande gallo nella rotonda di fronte al Fontanone monumentale di Faenza. Il galletto, costruito in materiali di recupero, e simbolo iconico della Romagna, al posto della ‘Caveja’ imbraccia un badile, ed era stato creato in occasione della mostra ‘La Borda’, in svolgimento negli spazi del Fontanone, che rientra nell’ambito delle ’Prospettive estive’, kermesse artistica che si prolungherà fino alla fine dell’estate. Purtroppo, con le forti raffiche di vento che lunedì hanno investito la città, il galletto era caduto e si erano piegati i sostegni di ferro alla base. Così i giovani, armati di strumenti, sorrisi e buona volontà, una volta constatati i reali danni, si sono applicati per saldare nuovamente il ferro, ripristinare i pezzi e ristabilire l’opera allo stato dei giorni scorsi.

I volontari al lavoro per rimettere in piedi "E’ Galèt de' paciug"

“Essendo un’installazione temporanea - racconta la rappresentante di Fatti d’Arte Veronica Bassani - i tubi innocenti con cui era stata realizzata l’opera sono stati spezzati dal vento. Li abbiamo risaldati tutti. In particolare abbiamo smontato il galletto, ne abbiamo portato i pezzi all’interno del Fontanone,  e li abbiamo rimontati in 6 ore. Dopodichè, visto che non sappiamo se le condizioni atmosferiche nei prossimi giorni saranno le medesime abbiamo aggiunto dei cavi in acciaio per il sostegno”.

'E galet de paciug' ha avuto molto successo in città, e per questo nonostante la mostra si concluderà giovedì, l’associazione, anche attraverso le richieste ricevute, ha inoltrato formale richiesta al comune per il mantenimento dell’opera sulla rotonda di via Giovanni da Oriolo. “L’opera non era stata pensata per restare sulla rotonda a lungo termine - prosegue Bassani -, ma le richieste che abbiamo ricevuto ci hanno spinto a chiedere i permessi per l’esposizione fino alla fine dell’estate. Dopodiché vedremo quali saranno le intenzioni e se qualcuno vorrà acquisirla”. La Borda terminerà come detto giovedì, nel corso del finissage in programma dalle 18.30, parteciperanno tutti gli artisti, quindi si terrà un dialogo con Martina Liverani, e infine l’evento si concluderà con le degustazioni di vini prodotti dalle cantine colpite dall’alluvione.

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