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Cronaca

Scuola e giovani: "Il lavoro si conquista con le proprie capacità personali"

L’obiettivo del progetto è quello di prevenire forme di disagio tra i giovani, garantendo loro uno spazio di confronto sui temi che avvertono come centrali nelle loro vite

Al Liceo Dante Alighieri di Ravenna, l’Istituto di Ricerca e Studi sull'Educazione e la Famiglia ha presentato i risultati della ricerca “Giovani protagonisti dei propri bisogni”, realizzata negli ultimi due anni. L’obiettivo del progetto è quello di prevenire forme di disagio tra i giovani, garantendo loro uno spazio di confronto sui temi che avvertono come centrali nelle loro vite.

Si è partiti da un'indagine conoscitiva svolta su circa 2700 giovani di età compresa tra i 14 ed i 16 anni residenti in nove regioni italiane: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Campania, Calabria. Da questa indagine, alla quale hanno partecipato anche due classi dell’istituto Alighieri di Ravenna ed una classe dell’istituto Ginnani di Ravenna, sono emersi bisogni, percezioni, opinioni e atteggiamenti dei giovani, relativi ai loro contesti di relazione.

Nel corso della presentazione svoltasi a Ravenna, ha fatto gli onori di casa Patrizia Ravagli, Preside del liceo Alighieri. Dopo l’introduzione di Chiara Crivelli, tesoriere di Irsef, ha preso la parola Maria Dari, presidente nazionale di Irsef: "L’età fra i 14 ed i 16 anni è un’età di passaggio generazionale, solitamente poco “indagata” per capirne esigenze e bisogni. Volevamo quindi cercare di far emergere quelle problematiche che non sempre affiorano a scuola o in famiglia, e lo abbiamo fatto attraverso un questionario compilato da circa 2700 ragazzi e 45 laboratori svolti in giro per l’Italia. A conclusione di questo lavoro, daremo alle stampe un’agenda scolastica tipo “Smemoranda”, che permetterà agli studenti di rileggere i loro ragionamenti usciti dall’indagine ed eventualmente annotare nuovi pensieri".

Il dottor Claudio Calvaruso, Responsabile Scientifico del progetto, si è poi inoltrato nei dettagli e nei risultati dell’indagine assieme alle ricercatrici psicologhe Francesca Reale e Veronica Lo Presti. Fra le varie tematiche, dalla ricerca emerge che la scuola viene vissuta dai ragazzi di questa età come un contesto positivo, un luogo dove “stare con gli amici” e “socializzare”, ma allo stesso tempo “importante per il proprio futuro”.

Alla domanda “il mondo del lavoro si conquista…”, i ragazzi hanno risposto principalmente “con le proprie capacità personali” e  “con le proprie competenze professionali”. L’89 per cento dei ragazzi intervistati si è detto certo di poter incidere sul proprio futuro e soltanto l’11 per cento si è lasciato andare ad una sorta di destino ineluttabile. Durante i 45 laboratori sono emerse in particolare tre grandi aree di bisogno: di relazione, di riconoscimento e di futuro. Per quanto riguarda il bisogno di relazione, la famiglia risulta essere la situazione in cui i ragazzi intervistati trovano maggioramente accoglienza.

Per quanto concerne il bisogno di riconoscimento, i ragazzi di questa età scoprono che il passaggio fuori dalla famiglia va costruito; oggi è comunque molto mediato dai social network. Infine, per quanto riguarda il bisogno di futuro, i ragazzi sono consapevoli dell’incertezza di quest’epoca, ma sono positivamente stimolati dalla certezza di poter incidere sulle scelte della propria vita. Nota negativa è invece l’assenza delle Istituzioni e della Politica, che non vengono mai menzionate dai ragazzi nelle loro interviste.

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