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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Solarolo

Fermato mentre sfreccia sulla corsia d’emergenza: automobilista aggredisce i poliziotti

L'aggressione sarebbe poi continuata anche al pronto soccorso. Il sindacato Siulp al fianco degli agenti aggrediti: "Si devono valutare sanzioni che abbiano l’effettiva certezza della pena"

Prima sfreccia a tutta velocità sulla corsia d’emergenza dell'autostrada poi, una volta fermato, aggredisce verbalmente e fisicamente i poliziotti. Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia (Siulp) di Ravenna denuncia l'aggressione ai danni di tre agenti avvenuta domenica 23 luglio. Tutto è cominciato sull'autostrada A14, in un momento di forte traffico sul tratto compreso nel comune di Solarolo, dove un'automobilista sarebbe passato a velocità sostenuta sulla corsia d’emergenza. Una spericolata manovra che non è passata inosservata alla pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Ravenna, di vigilanza su quel tratto autostradale. Partiti all’inseguimento dell’auto gli agenti, solo dopo diversi chilometri, sono riusciti a fermare la corsa del veicolo.

A quel punto, però, il conducente sarebbe sceso dall’auto dirigendosi verso i poliziotti, per poi aggredirli. Una volta bloccata la veemenza dell’aggressore, e considerando l’alterato stato d’animo dell'automobilista, per il quale si sospettava un abuso di sostanze alcoliche, gli operatori di Polizia hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza per condurre il conducente al vicino pronto soccorso di Imola. Qui l'automobilista avrebbe continuato ad aggredire verbalmente e fisicamente sia i poliziotti, sia il personale sanitario. Il conducente fermato non avrebbe mancato di arrecare danni fisici sia ai poliziotti che ai sanitari, riferisce il Siulp.

"Tutto questo non è più sostenibile e accettabile - afferma il sindacato della Polizia - Negli ultimi tempi sono state apportate modifiche al sistema penale e altre modifiche sono all’orizzonte, ben vengano le riorganizzazioni se saranno migliorative dell’attuale impianto normativo; ma per alcuni reati che minano la sicurezza e l’integrità fisica dei tanti operatori impegnati a garantire i servizi primari dello Stato (Sicurezza, Sanità e Formazione) si devono valutare sanzioni che abbiano l’effettiva certezza della pena, e non, come avviene spesso quando interviene tutto un corollario di 'grimaldelli giuridici' che, di fatto, rendono residuali i casi in cui viene effettivamente scontata la pena applicata al reo. Non è più pensabile lasciare soli gli operatori dello Stato e delle articolazioni che offrono i servizi ai cittadini, dinanzi al crescente numero di persone che senza scrupoli sono pronti a tutto. Oggi è di primaria importanza rivedere e limitare l’effetto, dinanzi a certe condotte configuranti reati, i tanti benefici che le legge prevede, che come evidenziato, molte volte rendono inapplicabili o alleggeriscono fin troppo le pene comminate dai Giudici. Ai nostri tre colleghi - conclude il sindacato - coinvolti da questa aggressione va la vicinanza del Siulp di Ravenna e gli auguri per una pronta guarigione".

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