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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Si ricordano le vittime della mafia: anche a Ravenna arriva l’olio del “Giardino della Memoria”

L'olio prodotto a Capaci è stato consegnato dalla Questura alle diocesi di Ravenna-Cervia e Faenza-Modigliana

Tutto il territorio unito per ricordare le vittime della mafia. Nei giorni scorsi il Questore di Ravenna Giusi Stellino ha donato a Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia, e a Mario Toso, Vescovo di Faenza-Modigliana, l’olio del “Giardino della Memoria di Capaci”. Un gesto simbolico per ricordare, a distanza di trentun anni, le vittime delle stragi mafiose, di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, anche lei magistrato, gli agenti della Polizia di Stato Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo e di via D’Amelio, dove rimasero uccisi il giudice Paolo Borsellino e i cinque poliziotti della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Con questo gesto, anche la Questura di Ravenna intende prendere parte al percorso di rinascita avviato lo scorso anno dalla Questura di Palermo e dall’associazione “Quarto Savona Quindici” che, per la prima volta, hanno avuto l’idea di donare l’olio del Giardino della Memoria di Capaci alla Chiesa siciliana. L’iniziativa, estesa a tutte le diocesi presenti in Italia, è testimonianza del costante impegno delle istituzioni nel contrasto al crimine organizzato e dell’importanza che viene attribuita alla memoria.

L’olio del “Giardino della Memoria”

A Capaci, dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio 1992, in particolare dove l’auto con a bordo i tre agenti di scorta venne catapultata, sorge oggi il “Giardino della Memoria di Capaci”, curato dall’Associazione “Quarto Savona Quindici”, animata da Tina Montinaro, vedova di Antonio, dal nome della sigla radio dell’auto di scorta al giudice Falcone. Su questo terreno insistono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa, ed è da ognuna di esse che è stato estratto l’olio che verrà consacrato nella Messa Crismale e utilizzato come olio santo nel corso dell’anno liturgico.
 

La dirigente di Polizia Michela Bochicchio, il vescovo Mario Toso e il vicequestore Antonio Demurtas

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