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Cronaca

Tagli al Pnrr, a rischio ciclovia Adriatica e Parco Marittimo. La Fiab: "Grave pericolo"

Bakkali ha consegnato il dossier completo del taglio di 16 miliardi di euro al Pnrr proposto dal Governo italiano alla UE, confermando il taglio di 400 milioni di euro per le ciclovie nazionali con finalità turistica e di 200 milioni per altre piste ciclabili in Italia

I tagli decisi dal Governo per quanto riguarda gli investimenti previsti nel Pnrr sulle ciclovie nazionali con finalità turistica sono stati al centro di un incontro che la Fiab Ravenna, con il presidente Andrea Navacchia e il coordinatore regionale Nevio Senni, ha avuto nei giorni scorsi con l’onorevole Ouidad Bakkali, membro della Commissione Trasporti della Camera. Bakkali ha consegnato il dossier completo del taglio di 16 miliardi di euro al Pnrr proposto dal Governo italiano alla UE, confermando il taglio di 400 milioni di euro per le ciclovie nazionali con finalità turistica e di 200 milioni per altre piste ciclabili in Italia.

"Come illustrato dalla parlamentare ravennate, il Governo ha detto genericamente che per le opere ‘definanziate’ dal Pnrr si cercheranno altre risorse, cosa che appare piuttosto complessa data l'entità dei fondi mancanti, appunto 16 miliardi di euro - commentano dalla Fiab - Per l'Emilia-Romagna è confermato un taglio di 23 milioni di euro sui 44,7 milioni complessivi per le tratte già concordate sulle ciclovie nazionali Adriatica, Sole e Vento. Questo taglio, ha spiegato Bakkali, non sarà oggetto di una votazione parlamentare, ma solo di una comunicazione del Ministro Fitto ed è praticamente certo che verrà accolta dalla Commissione Europea nell'ambito delle previste rimodulazioni".

La Fiab Ravenna ha evidenziato come tale taglio "metta in pericolo una delle scelte più lungimiranti per il cicloturismo in Italia e la mobilità sostenibile e per Ravenna metta a rischio l'investimento già programmato nel tratto da Porto Corsini a Lido di Classe, un investimento essenziale non solo per il cicloturismo della costa Adriatica proposta per la rete Eurovelo, ma anche per la mobilità casa-lavoro nel tratto tra Ravenna e l'area artigianale Bassette". La Fiab ha evidenziato che per il tratto Porto Corsini-Ravenna "non si può certo parlare di rischio di ritardi in quanto è già stata definita e presentata la progettazione e il Comune ha già attivato la fase di appalto". Preoccupazione anche per il taglio al finanziamento per la rigenerazione urbana che potrebbe interessare il Parco Marittimo e in particolare la ciclabile di Lido Adriano, per la quale era stato recentemente approvato il progetto.

Bakkali ha detto che a questo punto la possibilità di realizzare le opere già progettate e appaltate, come il tratto di ciclovia Adriatica che interessa il comune di Ravenna, è legato alle previsioni del Bilancio dello Stato per il 2024 che si discuterà in Parlamento verso fine anno. La Fiab Ravenna ha chiesto alla parlamentare di seguire costantemente la questione e non esclude, dopo essersi confrontata con i dirigenti nazionali e il Direttivo ravennate, di mettere in atto possibili iniziative per portare al centro dell'attenzione il tema delle ciclovie e della ciclovia Adriatica in particolare. 

Nel corso dell’incontro si è poi parlato anche delle modifiche al Codice della strada e della legge sulle ‘Città 30’, argomenti sui quali la Fiab ha chiesto all’onorevole Bakkali di tenere aggiornata l’associazione e di seguire l’iter in particolare sul Cds, dove la notizia più rilevante sembra essere la distanza di 1,50 metri nel superamento da parte delle auto.

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