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Cronaca

"Tra immobilismo, segreti e fallimenti": quale futuro per il Mar?

Movimento civico CambieRà: "Nell'ultimo decennio sono state ospitate 30mila persone all'anno, mentre quest'anno il museo è rimasto proprio chiuso. Il bar rischia il fallimento"

Mercoledì in consiglio comunale si è discusso il bilancio di previsione dell’istituzione biblioteca Classense e quello del Mar, il museo d'arte della città. Su quest’ultimo la discussione si è focalizzata non solo sui numeri – "piuttosto superficiali e praticamente per nulla dettagliati - commenta Samantha Tardi del gruppo civico CambieRà - se consideriamo che tra poco si aprirà la biennale del mosaico e non è dato nemmeno capirne un previsionale di spesa" – ma anche su quella che al momento è la situazione di tale sito.

"Mentre l’assessore Signorino ci tiene a far presente che l’identità di un museo non è determinata soltanto dal paio di mostre annue, bensì dalla complessità del patrimonio artistico e culturale che può offrire 365 giorni l’anno, mentre si precisa che non è consono parlare di “grandi mostre”, ma piuttosto di “mostre di rilievo” e, come dice una nota canzone, “mentre tutto scorre”, il nostro amato Mar rimane il principe silente e immobile, vuoto e sconosciuto persino ai suoi cittadini - continua la consigliera - Non vogliamo entrare nel merito della diatriba pro o contro la gestione Spadoni (Claudio Spadoni, ex direttore del Mar, ndr), tuttavia è assolutamente impossibile non fare qualche paragone in termini di numeri: con la gestione artistica dell’ultimo decennio sono state ospitate circa 30mila persone all’anno grazie alle cosiddette “grandi” mostre, soprattutto nel periodo pasquale, mentre quest’anno il museo è rimasto proprio chiuso".

Il gruppo civico cerca delle risposte a interrogativi che provengono da più parti. "A cosa serve un edificio prestigioso come quello, un museo di quelle dimensioni, circondato da una location da favola, se poi al suo interno non vengono organizzate esposizioni tali da attrarre pubblico pagante disposto a venire a Ravenna per visitarle? Possibile che attualmente il messaggio che passa debba essere quello di ritenere più importante la promozione a favore della vendita della location per celebrare matrimoni, rispetto alla promozione di prodotti turistico-culturali degni di nota? Al momento non siamo in grado di cogliere la priorità che la nostra amministrazione dia alla riqualificazione dell’offerta museale. Non è chiaro al momento se si prediligerebbe un’offerta espositiva più ricercata, centellinata e di nicchia, di indiscutibile qualità, attraendo però solo esperti del settore, rispetto alla mostra nazional-popolare dai grandi nomi, che potrebbe essere visitata anche da nonne e nonni insieme ai nipotini".

"Il dato oggettivo è tendenzialmente uno solo - continua il gruppo civico - Più gente muove il Mar, più indotto turistico si crea e la creazione di indotto turistico porta beneficio economico a 360 gradi. In questo momento però siamo in stallo. Ci troviamo con una biennale del mosaico alle porte, che avrà inizio a ottobre prossimo, e della quale nulla è dato sapere. Siamo a conoscenza che da ottobre 2017 a gennaio 2018 sarà inaugurata una mostra di rilievo coordinata da una persona di spessore e contenente opere di importanti autori, ma le bocche sono cucite sui dettagli. Di contro, però, un bar interno al museo corre il serio rischio di chiudere per fallimento e i mesi scorrono impietosi nell’immobilismo più totale. In aggiunta la nostra vicina Forlì, tramite gli enormi investimenti promozionali, prosegue la sua crescita per quanto riguarda i musei San Domenico, che in pochissimi anni hanno snocciolato esposizioni interessanti e, per quanto qualcuno le snobbi definendole fin troppo “pop”, con risultati importanti che hanno rasentano la media delle 70 mila persone a mostra".

"Abbiamo assoluta necessità  di capire e conoscere nel dettaglio le intenzioni che l’assessore Signorino, insieme al proprio staff, nonché a quello del Mar, ha per il prossimo futuro del nostro prezioso museo, così come riteniamo sacrosanto che il consiglio comunale venga tenuto informato di quelle che sono le scelte e le offerte artistiche per la prossima biennale del mosaico. Per questi motivi - conclude la consigliera - tutta l’opposizione ha avanzato richiesta di convocazione straordinaria di una commissione cultura dedicata appunto al Mar e alla biennale, nella speranza di trovare accolte tutte le nostre richieste. Auspichiamo fortemente che si dia priorità assoluta al bene della città e a tutto il comparto turistico culturale".

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