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Cronaca Faenza

Treni fermi per settimane, la rabbia dei pendolari: "Coi bus sostitutivi più di 4 ore per andare e tornare dal lavoro"

Le conseguenze del maltempo di inizio maggio sulle infrastrutture ferroviarie nel ravennate sono enormi. E a rimetterci sono, naturalmente, i pendolari

Le conseguenze del maltempo di inizio maggio sulle infrastrutture ferroviarie nel ravennate sono enormi: da una stima diffusa da Rfi si parla di due milioni e mezzo di euro di danni. La durata dei lavori di ripristino, hanno spiegato sempre dalle Ferrovie dello Stato, sarà di almeno due settimane (sempre che il meteo permetta lo svolgimento dei lavori). E a rimetterci sono, naturalmente, i pendolari. I treni regionali da Bologna per Ravenna e da Bologna per Rimini via Ravenna percorrono, fra Castel Bolognese e Russi, il percorso alternativo “via Faenza”, mentre fra Castel Bolognese e Ravenna resta attivo un servizio di autobus sostitutivi con fermate a Solarolo, Lugo, Bagnacavallo, Russi e Godo. Ma non sempre il servizio funziona come dovrebbe.

Così un gruppo di pendolari ha deciso di inviare una missiva per cercare di trovare una soluzione: "Dal 3 maggio ci troviamo in una situazione di forte disagio. Capiamo il problema delle esondazioni, ma non come è stato gestito dal punto di vista che viviamo tutti i giorni, quello del viaggio in treno. E soprattutto chiediamo perché non sia possibile far arrivare i treni a Lugo. Lo chiediamo per avere una risposta, consapevoli che la situazione che si è determinata è molto grave e che, proprio per questo, è necessario avere informazioni chiare. Innanzitutto, il pdf con la tabella dei bus sostituivi non l’abbiamo mai ricevuto da parte di Trenitalia, ma grazie a una collaborazione tra pendolari. Questo documento però segnala orari mai rispettati. Le motivazioni sono ovvie: le strade che i bus devono percorrere sono strette, trafficate e sicuramente più lunghe di una via ferroviaria. Inoltre gli autobus da Ravenna a Castel Bolognese partono da Ravenna accumulando maggior ritardo. Come mai, se la stazione di Russi è attiva, i bus non possono partire da lì? Inoltre, visto che la stazione di Lugo non ha subito danni, non si potevano far arrivare i treni fino a Lugo e far servizio bus da Russi a Lugo così da ridurre la tratta, il numero di fermate e forse anche i disagi?".

"Il fatto che gli orari non corrispondono all’orario in cui effettivamente i bus passano ha due origini - scrivono i pendolari - La prima, come accennato, legata allo spazio percorso. La seconda al fatto che i bus si rompono. Ne abbiamo contati tre in base alle informazioni ricevute. Non capiamo perché non si possano informare tutti tempestivamente, sia i pendolari - perlopiù tutti dotati di app dove l’unica comunicazione push che abbiamo ricevuto è stata “è attivo il servizio bus” - ma anche lo stesso personale Trenitalia/Tper e compagnie bus. Nessuno di loro era in grado di dare risposte concrete. Abbiamo visto situazioni in cui alcune persone, dopo tempo che i bus non passavano, appena vedevano il bus sostitutivo nella direzione opposta si lanciavano in mezzo alla strada per sapere come fare a raggiungere la loro destinazione e si trovano chiudere la porta in faccia. Nella lista di comunicazioni assenti segnaliamo anche che nelle stazioni non sono stati affissi orari alternativi, nè data comunicazione di dove trovare le fermate del bus. Solo ieri, mercoledì, a Castel Bolognese c’era una referente Trenitalia, ma anche lei sapeva solo indicare dove andare. Sarebbe stato di notevole aiuto avere della segnaletica".

I pendolari parlano di "un raddoppio minimo delle ore di viaggio, con l’aggiunta dello stress e dell’incertezza di raggiungere la propria destinazione che, vogliamo ricordare, non è per piacere. Noi dobbiamo raggiungere e tornare dal posto di lavoro. Il treno di andata la mattina viaggia sempre con almeno 10 minuti di ritardo. Se non avessimo un amico pendolare che sale a Castel Bolognese e blocca la partenza del bus sostitutivo, lo avremmo perso ogni giorno visto che l'autista aspetta solo 5 minuti in più l’orario segnalato. Ma se è un autobus sostitutivo per pendolari, perché non aspetta il treno? Lunedì 8 maggio all'andata 20 minuti di ritardo rispetto quanto segnalato e quindi ore 9:20 invece che le 9. Attenzione: le 9 sono già 15 minuti oltre l’orario di arrivo col treno, che solitamente è alle 8:46. In altre parole 35 minuti di ritardo a lavoro, con relativa necessità di permesso o recupero del tempo. Al ritorno ore 16:25 da Lugo, orario reale ore 16:45 - arrivo a Castel Bolognese circa alle 17:15, partenza treno ore 17:28 ma 5 minuti di ritardo, quindi 17:35, arrivo a Bologna alle 18:10. Tempo totale 1 ora e 45 minuti e per riuscire, più di un’ora in più di permesso in ufficio per essere a Bologna alle 18:00, cosa che normalmente sarebbe stata 17:12 - 17:54, più 42 minuti. Alle 17:25 non è passato nessun pullman, alle 18:25 non è passato nessun pullman. Rotti? A quanto pare sì. Se non ci fosse stata un’amica pendolare non sappiamo quando saremmo arrivati a casa. Ipotizzando che il bus delle 18:25 sia in orario, cosa che non è, ma arriva almeno 20 minuti dopo… Se passa, orario di arrivo a Castel Bolognese alle 18:51, il primo treno possibile da prendere per Bologna è alle 19:28 con arrivo alle 19:54. Questo significa che per tornare a casa un pendolare, se tutto va bene, impiega almeno un'ora e mezzo, situazione che però ad oggi sembra non essersi mai verificata. Quindi per andare e tornare da lavoro impieghiamo più di 4 ore di viaggio, con 4 mezzi e ritardi a lavoro. Martedì 9 maggio i treni merci transitano da Castel Bolognese: merci si e passeggeri no. Perché? Mercoledì 10 maggio: l’autobus con quasi 30 persone a bordo si è dovuto fermare sulla strada per caricare passeggeri del precedente che, causa guasto, era fermo in mezzo alla strada. Richiediamo con urgenza che i treni fino a Lugo vengano ripristinati".

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