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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"Ci manda il sindaco". Attenzione, è una truffa

Tentativi di truffa ai danni di anziane da parte di persone che, spacciandosi per inviati del sindaco e con la scusa di dover consegnare qualcosa, cercano con buone maniere di entrare nelle case

Truffe a Ravenna. Il Comune informa infatti di "recenti tentativi di truffa nei confronti di persone anziane da parte di persone che, spacciandosi per inviati del sindaco e con la scusa di dover consegnare qualcosa cercano con buone maniere di entrare nelle case", invitando "a diffidare di tali figure in quanto non autorizzate dall’ente. E’ probabile infatti che si tratti di malintenzionati".

In tali casi, il consiglio dell’Amministrazione comunale per evitare truffe o raggiri, è quello di chiamare telefonicamente le Forze dell’ordine: Polizia municipale 05444-219219 oppure i Carabinieri 112 o la Polizia 113, ogni volta che si hanno dubbi su eventuali richieste di entrare in casa di persone estranee, anche se si spacciano per pubblici ufficiali o si definiscono accreditati da figure istituzionali. Il Comune infatti, di norma, non invia personale nelle case dei cittadini, salvo alcuni casi come successo per il censimento, premurandosi di avvisare preventivamente e ufficialmente i cittadini interessati.

Ecco un vademecum presentato dai Carabinieri per proteggere la casa

Chiudere il portone d'accesso al palazzo.

Non aprire il portone o il cancello automatico se non sapete chi ha suonato.

Installare dei dispositivi antifurto, collegati possibilmente con i numeri di emergenza 112 o 113. Non informare nessuno del tipo di apparecchiature di cui vi siete dotati né della disponibilità di eventuali casseforti.

Installare, ad esempio, una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza. Aumentare, se possibile, le difese passive e di sicurezza. Anche l'installazione di videocitofoni e/o telecamere a circuito chiuso è un accorgimento utile. Accertare che la chiave non sia facilmente duplicabile.

Ogni volta che si esce di casa ricordare di attivare l'allarme.

Se si ha bisogno della duplicazione di una chiave, provvedere personalmente o incaricare una persona di fiducia.

Evitare di attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l'appartamento.

Mettere solo il cognome sia sul citofono sia sulla cassetta della posta per evitare di indicare il numero effettivo di inquilini (il nome identifica l'individuo, il cognome la famiglia).

Se si abita in un piano basso o in una casa indipendente, mettere delle grate alle finestre oppure dei vetri antisfondamento.

Illuminare con particolare attenzione l'ingresso e le zone buie. Se all'esterno c'è un interruttore della luce, proteggerlo con una grata o con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa disattivare la corrente.

Se si vive in una casa isolata è consigliato adottare un cane.

Conservare i documenti personali nella cassaforte o in altro luogo sicuro.

Cercare di conoscere i vostri vicini, scambiare i numeri di telefono per poterli contattare in caso di prima necessità.

Non mettere al corrente tutte le persone di vostra conoscenza dei spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate).

Se si abita da soli, non farlo sapere a chiunque.

In caso di assenza prolungata, avvisare  solo le persone di fiducia e concordare con uno di loro che faccia dei controlli periodici.

Nei casi di breve assenza, o se siete soli in casa, lasciare accesa una luce o la radio in modo da mostrare all'esterno che la casa è abitata. In commercio esistono dei dispositivi a timer che possono essere programmati per l'accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti.

Sulla segreteria telefonica, registrare il messaggio sempre al plurale. La forma più adeguata non è "siamo assenti", ma "in questo momento non possiamo rispondere". In caso di assenza, adottare il dispositivo per ascoltare la segreteria a distanza.

Non lasciare mai la chiave sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all'ingresso. Non lasciare biglietti di messaggio attaccati alla porta che stanno ad indicare che in casa non c'è nessuno.

Considerare che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l'interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti.

Chi ha oggetti di valore, è pregato di fotografarli. E' consigliato compliare una scheda con i dati considerati utili in caso di furto.

Conservare con cura le fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali, etc.).

Nel caso in cui ci si accorge che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrare in casa e chiamate immediatamente il 112 o il 113. Comunque, se appena ci si rende conto che la casa è stata violata, non toccare nulla, per non inquinare le prove, e telefonare subito al Pronto Intervento.

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