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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Ancisi: "Il turismo non cresce a colpi di teatro"

"Anziché fare dichiarazioni trionfalistiche l’amministrazione comunale dovrebbe dunque ragionare seriamente su quali iniziative intraprendere per sostenere il sistema ricettivo cittadino in grave difficoltà"

"Anziché fare dichiarazioni trionfalistiche l’amministrazione comunale dovrebbe dunque ragionare seriamente su quali iniziative intraprendere per sostenere il sistema ricettivo cittadino in grave difficoltà". E' quanto sottolinea Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, in un'interrogazione al sindaco Fabrizio Matteucci nella quale fa un punto sul turismo nella città bizantina.

"L’unica nostra risorsa mineraria sono gli straordinari giacimenti monumentali, storico-artistici ed ambientali da sfruttare come grande risorsa per l’economia turistica - afferma Ancisi -. Farebbero la fortuna di qualsiasi città saggiamente amministrata. Ma c’è da temere che la malaccorta gestione che ne viene fatta riesca non già più a far sopravvivere alla meno peggio, come finora, il turismo ravennate, bensì a stroncarlo. È quello che può succedere quando, oltre alla trascuratezza, ai disservizi, all’improvvisazione, ecc., il turismo viene asfissiato da quella micidiale miscela velenosa che si compone di inganni e di tasse".

"È del 22 dicembre scorso la dichiarazione dell’assessore comunale al turismo, Andrea Corsini, che magnifica le presenze turistiche di Ravenna nel mese di novembre, per via di 6.237 pernottamenti in più nel capoluogo rispetto allo stesso mese del 2011 - aggiunge Ancisi -. A novembre, il turismo ravennate sarebbe diventato “un’Opera d’arte” per via della “trilogia verdiana proposta da Ravenna Festival come appendice autunnale ai tradizionali concerti estivi”. Tanto che si pensa fin d’ora che nel 2013 Ravenna Festival si occupi anche della Notte Rosa. Il sovrintendente di Ravenna Festival ci ha messo del suo a somministrare all’indifesa opinione pubblica l’inscindibilità dell’equazione cultura=turismo, quasi a giustificare l’enorme confusione che rimesta i bilanci del Comune di Ravenna tra le due opzioni, non a caso affidate alla cura di una medesima persona assunta come dirigente precaria senza altro titolo che la scelta fiduciaria del sindaco. Ha detto, infatti, Antonio De Rosa, anche lui sovrintendente teatrale per scelta politica fiduciaria, che “per la Trilogia” si è avuta un’affluenza turistica da paesi esteri “entusiastica”. Ci sarà un bis il prossimo anno perché “quando si fa attività culturale di livello, anche il valore turistico aumenta”.

L’EQUAZIONE CULTURA=TURISMO
"Non discutiamo il valore culturale, bensì la sua equazione col valore turistico a prescindere da ogni ponderata valutazione. Il trittico verdiano si è sviluppato in un teatro, l’Alighieri, da 835 posti, per un’offerta totale, su nove serate, di 7.515. Da fonti ufficiose, i biglietti venduti sarebbero stati circa 6000, di cui solo 700 da fuori città, peraltro non necessariamente pari ad altrettanti pernottamenti - sottolinea Ancisi -. I posti letto dell’offerta ricettiva di Ravenna Centro sono 3.502 tra strutture alberghiere ed extralberghiere. Moltiplicati per 30, sono stati disponibili a novembre in centro città 105.060 pernottamenti. Gli eventuali 700 procurati da Ravenna Festival, distribuiti su nove giorni, pari allo 0,6 per cento della disponibilità ricettiva, sarebbero stati un risultato entusiasmante per il turismo? Va anche detto che l’aumento di presenze di novembre 2012, rispetto a novembre 2011 (peraltro un mese disastroso rispetto a quello dell’anno precedente) è piuttosto da ricercare in una serie di gruppi di 30/35 persone, che hanno soggiornato a Ravenna per ben quattro settimane in quanto destinatari di un finanziamento dell’ Unione Europea che ha permesso loro di svolgere stage formativi sul nostro territorio: dunque un evento buono, ma eccezionale, che non fa crescita strutturale. Nel nome della trasparenza, la prima battaglia da condurre verso una pubblica amministrazione renitente, chiediamo al sindaco, presidente della Fondazione cui fa capo Ravenna Festival, di pubblicare i dati esatti, dimostrabili, dei pernottamenti prenotati a Ravenna in abbinamento con la trilogia verdiana, tramite i pacchetti turistici offerti dal Festival stesso - secondo le dichiarazioni di De Rosa - alle agenzie specializzate nella vendita di viaggi musicali su scala europea".

DATI TURISTICI OCCULTATI
"A fine dicembre, non sono ancora stati pubblicati i dati turistici di novembre. Se nessuno, in questa città fiaccata, se ne lamenta,
lo facciamo noi - sottolinea Ancisi -. Anche perché l’assessore Corsini li conosce, e dunque ci sono, salvo servirsene per impartire colpi di teatro all’opinione pubblica. Corsini parla di 6.237 pernottamenti in più a Ravenna Centro. Siccome nel novembre 2011 erano stati 27.327, se ne deduce che nello scorso novembre sono stati 33.564. Sappiamo che l’offerta è stata di 105.060 posti letto. Corsini non dice dunque che l’occupazione di tali posti è stata del 31,94 per cento, una percentuale da fallimento, altro che un successo. Come al solito, si omette, dunque, di produrre cifre ponderate, nascondendo dati fondamentali come non solo l’occupazione dei posti letto, ma i prezzi scontati tramite cui le camere sono state vendute, a fronte di aumenti crescenti dei costi (per le tasse, le tariffe, il personale, il carico burocratico, ecc.): cioè i dati reali che dimostrano il successo o il fallimento delle politiche turistiche".

TASSA DI SOGGIORNO PER COSA?
"Anziché fare dichiarazioni trionfalistiche l’amministrazione comunale dovrebbe dunque ragionare seriamente su quali iniziative intraprendere per sostenere il sistema ricettivo cittadino in grave difficoltà. Il 23 settembre scorso, l’assessore Corsini ha dichiarato, a proposito della tassa di soggiorno: “Per applicarla…dovremo essere in grado di rispettare almeno tre condizioni: comunicarlo agli operatori entro il mese di ottobre per dare loro la possibilità di programmare; fare in modo che venga possibilmente applicata in maniera omogenea in tutta la Riviera; utilizzare gli introiti per migliorare la qualità della nostra offerta turistica”. Le prime due sono state beffardamente saltate. Sulla terza, occorre porre al sindaco un’altra domanda: la tassa di soggiorno servirà a finanziare manifestazioni, foss’anche benemerite per altre ragioni, come rassegne operistiche e Notti di tutti i colori?"

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