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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Autocostruttori di Filetto, Ancisi (LpRa): "Il Consiglio di Stato chiede di ricalcolare i risarcimenti"

Una vicenda che va ormai avanti da anni e sulla quale si è già espresso il Tar a favore degli autocostruttori

Il risarcimento a favore degli autocostruttori di Filetto ancora al centro della discussione. Dopo la sentenza del Tar che aveva condannato il Comune a versare 70mila euro agli autocostruttori della coop. Mani Unite ora interviene anche il Consiglio di Stato. Lo rende noto il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi. Un risarcimento danni che deriverebbe dalle responsablità contrattuali ed extracontrattuali del Comune verso gli autocostruttori "per l’opera prestata nella costruzione dei due edifici per 14 alloggi destinati alle loro famiglie, tutte a basso reddito - spiega Ancisi - Terminato il grezzo, ne sono stati però 'espropriati' dal Comune. La stessa sentenza aveva anche definitivamente negato al Comune la pretesa di ottenere da Mani Unite un presunto risarcimento danni di 1.700.000 euro circa, oltre a sanzioni, penali, interessi e rivalutazione. La cooperativa aveva tuttavia presentato ricorso presso il Consiglio di Stato, affermando di ritenere inattendibile la somma di 70.000 euro a fronte delle 21.000 ore di manovalanza prestate gratuitamente dai propri soci, pur se ridotta del 25%, secondo il TAR, per loro 'concorso di colpa'". 

"Fatti i conti alla buona - prosegue il consigliere LpRa - il Comune avrebbe valutato in 6.666 euro, rivalutazione e interessi legali compresi, la costruzione grezza di ciascuna delle 14 villette da 92,5 metri quadrati su due piani, in sostanza 4,44 euro per ogni ora di lavoro, mentre, per portare a termine gli alloggi, assegnati poi, secondo una graduatoria di ACER, ad altre famiglie”, il Comune stesso ha poi speso 1 milione e 965 mila euro di denaro pubblico".

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Ora il Consiglio di Stato, riformando la sentenza di primo grado del Tar, affida all’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna il compito di compiere una verifica presso le amministrazioni, per stabilire "quale sia l’ammontare del costo della manodopera dell’operazione in questione e, conseguentemente, delle somme spettanti alla Cooperativa appellante, quale corrispettivo economico della prestazione resa, non compensata dal risultato finale dell’assegnazione dell’alloggio (prestazione divenuta impossibile)". Il Consiglio di Stato aggiunge che "gli uffici coinvolti nel procedimento collaboreranno con il verificatore e gli presteranno ogni ausilio necessario, con l’avvertenza che, in caso contrario, qualora il verificatore dovesse segnalare nella relazione la loro mancata collaborazione, il Collegio potrà trarre argomenti di prova dalla condotta del Comune […] e/o tenerne conto ai fini della liquidazione delle spese di lite".

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