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Bazzocchi (LpR): "Un viale di Lido Adriano in mano ai pusher"

Un viale di Lido Adriano “in possesso degli spacciatori”. E' quanto denuncia l'esponente di Lista per Ravenna, Giulio Bazzocchi, che ha riportato la vicenda del proprietario di un appartamento

Un viale di Lido Adriano “in possesso degli spacciatori”. E' quanto denuncia l'esponente di Lista per Ravenna, Giulio Bazzocchi, che ha riportato la vicenda del proprietario di un appartamento, “sede di due bar, di cui uno rimasto chiuso un anno e mezzo per motivi di ordine pubblico, l'altro ormai da anni, base di spacciatori tunisini, che gestiscono lo spaccio in quasi totale libertà, in collegamento con il lungomare”. Bazzocchi ricorda che tre anni fa ci furono degli arresti.

Ma poi “la situazione è tornata come prima, con anche uno degli spacciatori agli arresti domiciliari in un appartamento proprio sopra il bar, dal quale ha gestito il traffico come e più di prima. Il viale, in poche parole, è in possesso degli spacciatori”. L'esponente di LpR ha riportato la disavventura dell'amico: “Dovendosi recare dal barbiere, che ha sede nello stesso viale, il cittadino parcheggia davanti a casa e si accinge a salire in appartamento. In quel momento un tunisino si apposta, come al solito, sotto i terrazzi del primo piano, in attesa: il cittadino italiano lo guarda e il tunisino: “Cosa guardi, cosa vuoi, fatti i c***i tuoi, razzista”. Al che la risposta è stata di difesa e di richiesta del perché il tunisino non poteva essere guardato”.

“Il cittadino italiano – ha continuato Bazzocchi - si reca, poi, da barbiere e dopo avere terminato, all'uscita, trova la sorpresa: in sette ad attenderlo. Minacce, sputi sulla macchina. Il cittadino italiano dovrà passare l'intera estate a Lido Adriano: in quali condizioni di sicurezza per sé e per la famiglia? Ora, non so che cosa si diranno il Prefetto, il Questore, il Sindaco e gli altri rappresentanti delle Forze dell'Ordine e dell'amministrazione stamattina in seno al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza ma penso che se le parole e le azioni che ne scaturiranno saranno quelle di ieri del Sindaco e del PD, ancora una volta parole di circostanza, che non sono né carne né pesce, parole che hanno il solo scopo di far rimanere le cose come stanno, allora il tutto sarà rimandato alla prossima rissa, magari al prossimo morto”.

Per l'esponente di Lista per Ravenna “una cosa è certa: dopo la miriade di segnalazioni e denunce, inascoltate da mesi, non è un caso che i tunisini che hanno organizzato la manifestazione non autorizzata, la maggior parte dei quali già volti noti alle Forze dell'Ordine e ai cittadini che subiscono ogni giorno la loro presenza, si sentano forti e sicuri di potere inneggiare alla giustizia, una giustizia che sono loro i primi a non rispettare. Servono azioni d'emergenza. In questi casi, il minimizzare non serve: chi è che non si ancora reso conto di come stanno le cose? Forse solo il Sindaco e il Prefetto?”

Secondo Bazzocchi è necessaria “l'espulsione immediata di chi, in possesso dei permessi di soggiorno per motivi umanitari e altri, abbiano la fedina penale sporca: verifica delle residenze, molte delle quali fittizie, concesse magari anche a pregiudicati, non si sa come e perché e relativa giustificazione da parte di chi le ha concesse, ai cittadini”. Occorre richiedere l'intervento dell'Esercito “per presidiare i punti caldi della città e dei lidi”, controllare i “mezzi di sostentamento dei titolari di permesso di soggiorno e delle condizioni abitative”. Conclude Bazzocchi: “Penso che se non scaturiranno misure definitive, il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza si possa dimettere all'istante, per far posto a chi vuole risolvere i problemi, che danneggiano, lo ribadisco, sia gli stranieri che gli italiani onesti”.

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