Festa a Marina, il M5S: "Matteucci, ora basta..."
In merito all’annosa questione legata alle feste negli stabilimenti a Marina di Ravenna, questa sarà la nostra ultima nota, salvo avvenimenti straordinari degni di essere commentati)
In merito all’annosa questione legata alle feste negli stabilimenti a Marina di Ravenna, questa sarà la nostra ultima nota, salvo avvenimenti straordinari degni di essere commentati) perché ormai, sull’argomento, abbiamo già detto tutto. I cittadini conoscono la sostanza dei fatti e solo il Sindaco e i suoi adepti continuano a raccontare mistificazioni della realtà.
Purtroppo non c’è modo di cambiare nulla fino a quando questa maggioranza amministrerà la nostra città: loro sono gli unici che sanno come fare, tanto da non recepire mai alcuna proposta. Il nostro obiettivo quindi è quello di informare sempre i cittadini.
Zittito il Sindaco in merito alle fantomatiche telefonate al 118 per coma etilico, abbiamo avanzato proposte sulla mobilità, ad esempio proponendo il senso unico su Viale delle Nazioni e riservando metà della carreggiata ai soli mezzi pubblici e di soccorso, ma il Sindaco e l’Assessore Monti hanno risposto che tale soluzione è inapplicabile e pericolosa perché “porterebbe le auto ad andare più forte” (?!?). Abbiamo chiesto come, secondo l’Amministrazione, si dovrebbero controllare le capienze; abbiamo chiesto momenti di incontro e confronto, promessi ma mai avvenuti.
Ora andremo direttamente dai proprietari dei locali e degli stabilimenti balneari per valutare assieme le proposte.
Non posso però personalmente evitare di sottolineare come il Sindaco Matteucci continui imperterrito a raccontare la solita favola, nonostante tutto e tutti. Ha risposto a Gasperoni dicendo che “sul rispetto delle regole e della lotta allo sballo” il Presidente della Confesercenti avrebbe una visione opposta alla sua. Il Sindaco continua quindi sulla stessa falsariga degli anni passati, nonostante sia proprio questo suo atteggiamento ad aver innescato “una guerra” dalla quale non si riesce a uscire. Egli, infatti, continua a sostenere che le ordinanze hanno diminuito lo sballo e permesso il rispetto delle regole. Nulla di più falso, egli sa benissimo che la capienza è un parametro difficilmente rispettabile nonostante la buona volontà dei gestori e sa altrettanto bene che lo sballo non può essere affrontato a suon di ordinanze, le quali, peraltro, mai parlano di lotta allo sballo.
Se così non fosse, perché il Sindaco non spiega come mai si verificano tuttora importanti sforamenti delle capienze, solo raramente sanzionati? Oppure, perché non racconta come mai le forze dell’ordine non si sentano affatto sicure durante i pattugliamenti negli stradelli durante le serate di festa?
Almeno il Sindaco avesse il buon senso di tacere… O almeno dimostrasse l’intelligenza di comprendere i suoi errori e non ripeterli, soprattutto quelli comunicativi basati sulla finta lotta allo sballo e sul finto rispetto delle regole. Sempre che quelli che noi consideriamo errori di comunicazione, per lui non siano meri strumenti propaganda elettorale. Se tutti i soggetti chiamati in causa cominciassero a ragionare sul come uscire da questo empasse, forse si potrebbe cominciare anche a discutere sulle possibili soluzioni.