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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Minichini (LpR): "La 'Smart' dell’assessore Cameliani ha tre gomme sgonfie"

E’ giusto enfatizzare i dati più favorevoli, ma bisogna avere anche il coraggio di elencare tutti gli altri settori ove il comune non brilla.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Nei giorni scorsi il Sole 24ore, rifacendosi ai dati Istat, ha pubblicato diverse classifiche interessanti le città italiane, dividendole in grandi, medie e piccole. Gli indicatori sono i più svariati: dal verde pro capite fruibile alla superficie di tutte le aree verdi; dall'estensione pro capite della superficie stradale pedonalizzata all'estensione pro capite di aree destinate a traffico limitato; dai metri di piste ciclabili per ogni 100 abitanti alla ciclabilità; dalle Pm10 alle emissioni pericolose, al rischio ozono; dai consumi elettrici al solare fotovoltaico su edifici pubblici; dalla quantità di rifiuti prodotti alla percentuale di differenziata, all'uso di mezzi pubblici rapportato con il numero delle vetture e dei motocicli circolanti ogni 100 abitanti. Ravenna è inserita tra le città medie per cui i dati che sono stati evidenziati non sono tra quelli più rassicuranti in ogni settore. Con questo non voglio smontare l'entusiasmo dell'assessore ma ricondurre nel giusto binario la lettura dei numeri. E' giusto enfatizzare i dati più favorevoli, fa parte delle politiche di un assessore della maggioranza che governa la città far vedere la luna nel pozzo ai cittadini, ma bisogna avere anche il coraggio di elencare tutti gli altri settori ove il comune non brilla. Gli ambiti considerati dalla ricerca di Forum Pa Smart Cities sono sei. Cameliani ne ha citati solo tre di quelli in cui Ravenna è presente nella top ten, mentre nulla dice sugli altri tre che non la vede in graduatoria: Economia, Qualità della vita e Mobilità. Vi sembra poco? Così come si è ben guardato dal citare: 29° posto su 42 in tema di verde fruibile in area urbana; 32° su 43 in tema di isole pedonali; 22° su 43 in materia di ciclabilità; 6° su 44 in materia di emissioni pericolose (biossido di azoto); 15° su 44 in materia di rischio ozono (superamento media mobile); 38° su 44 in materia di consumo elettrico per usi domestici (consumo più alto); 31° su 44 in materia di solare fotovoltaico su edifici pubblici. Che cosa dire poi in materia di rifiuti che, rapportati al numero di abitanti, produce più di Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Piacenza e ha una raccolta differenziata inferiore a Rimini e Reggio Emilia; ovvero in materia di uso dei mezzi pubblici, che ha un alto tasso di vetture e motocicli circolanti ogni 100 abitanti e che la vede, rispettivamente, al 35° e 31° posto. Questi sono i numeri, altro che Smart. Chissà, l'assessore forse ha pensato che è meglio accontentarsi del brodo, considerato che la carne costa troppo.

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