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Nuovo capannone a Fornace Zarattini: ok del Comune, ma M5S contrario: "Consumo di suolo in area alluvionata"

Maggioranza e minoranza compatte nell'approvare il progetto di ampliamento di un'azienda agricola. Unico voto contrario dai 5 Stelle

Nella seduta di ieri il consiglio comunale di Ravenna ha approvato la proposta di delibera relativa al progetto di realizzazione di nuovo capannone per il deposito di macchine agricole e ampliamento della palazzina uffici di un'azienda agricola a Fornace Zarattini. Una delibera approvata con 25 voti favorevoli (gruppi di maggioranza e di minoranza) e 1 voto contrario (Movimento 5 Stelle). Non si tratta della prima volta, tuttavia, che la maggioranza ravennate subisce una 'frattura' interna su una delibera riguardante il tema dell'urbanistica.

La delibera di mercoledì è stata illustrata dall’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte che ha spiegato trattarsi di "un ampliamento che consiste in un nuovo capannone ad uso deposito macchine agricole per una superficie di 1.283,14 metri quadrati e relativo piazzale realizzato in parte con asfalto drenante e in parte in stabilizzato, oltre ad un’area adiacente per la laminazione delle acque a soddisfacimento dei requisiti di invarianza idraulica. È prevista inoltre la realizzazione di un ampliamento della palazzina uffici già esistente per una superficie pari a 507,58 metri quadrati. L’esigenza di realizzare nuovi uffici è motivata dalla necessità di incrementare il personale tecnico-impiegatizio grazie alle previsioni di crescita della società; gli uffici sono pertanto strettamente connessi e funzionali all’attività agricola, per cui rimangono inquadrati nella destinazione d’uso rurale. Il progetto prevede anche la realizzazione di una nuova pensilina a sbalzo nell’esistente capannone ad uso deposito macchine agricole".

La società richiedente ha previsto inoltre la realizzazione di una vasca di accumulo e pompaggio privato per l’attivazione dei sistemi antincendio. L’accesso all’area di ampliamento avverrà esclusivamente tramite gli esistenti due ponticelli di accesso sullo scolo consorziale Canala. Per quanto riguarda le opere a verde, nel progetto rientra l’ampliamento della fascia di mitigazione lungo il margine nord dell’area di ampliamento, verso lo scolo Canala, fronte strada, per una larghezza pari a 14 metri. È prevista inoltre la realizzazione di una nuova fascia arborea in corrispondenza del lato sud verso le aree agricole adiacenti con la piantumazione di doppio filare tra l’area in stabilizzato e la vasca di laminazione. L’assessora ha sottolineato quanto il progetto sia "meritevole di sostegno dal momento che si tratta di un ampliamento teso all’espansione dell’attività agricola sia come possibilità di assunzione di nuovo personale che di intensificazione della produzione".

Sono quindi intervenuti i consiglieri Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Giancarlo Schiano (Movimento 5 Stelle), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna Polo civico-popolare), Nadia Graziani (Partito democratico), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco). Tutti favorevoli, appunto, tranne l'esponente del M5S che ha espresso voto contrario "a causa del consumo di suolo che ne consegue in una zona che è stata alluvionata". Favorevoli al progetto il gruppo Lega "trattandosi di un’azienda che si espande e investe sul territorio",  Fratelli d’Italia "poiché attraverso un intervento mirato si attua un miglioramento che andrà ad incidere positivamente anche sul tessuto economico". Lista per Ravenna "pur ritenendo condivisibili le ragioni legate al consumo di suolo", ha affermato nel caso specifico di ritenere meritoria l’espansione dell’azienda. Il Partito democratico ha sottolineato gli aspetti positivi legati allo sviluppo dell’azienda agricola cui necessita un ampliamento delle strutture per la prosecuzione dell’attività, d'accordo anche la Lista de Pascale, mentre Forza Italia ha criticato il voto contrario del Movimento 5 Stelle" trattandosi di un’attività produttiva che non può essere realizzata da un’altra parte".

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