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Controllo delle zone urbane, Ravenna commissariata?

La tutela della vivibilità e della sicurezza urbana compete alla Polizia locale. Lo stabilisce la Legge n. 24/2003 della Regione Emilia Romagna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

A leggere sulla stampa i proclami giornalieri del nostro sindaco parrebbe che, in tema di controllo del territorio, Ravenna sia stata commissariata dal Prefetto. Ogni qualvolta che i cittadini chiedono provvedimenti per rendere alcune zone di Ravenna praticabili e sicure, la risposta del primo cittadino è che si recherà dal Prefetto per avere più forze dell’ordine sul territorio. Questo l’ultimo proclamo in relazione alle recenti ordinanze antidegrado in vigore dall’ 1 ottobre scorso: <>. Insomma, il Prefetto, che è la massima autorità provinciale in materia di ordine e sicurezza pubblica, viene sempre tirato in ballo. Ma il sindaco e l’assessore con (non)delega alla sicurezza, sono a conoscenza che per quanto attiene il controllo del territorio bisogna rifarsi alla legge n. 24/2003 della Regione Emilia Romagna? Sanno che l’art. 14 -lettera d)- stabilisce che è il Corpo di polizia locale deputato alla “tutela della vivibilità e della sicurezza urbana”? Evidentemente no, poiché Matteucci sta continuando a girare attorno alla mela e fa finta di non comprendere che contro il degrado cittadino deve provvedere, in primis, con la propria Polizia Municipale. Non può continuare a menar il can per l’aia e chiedere sempre al Prefetto di sopperire alle proprie mancanze. Così come non può continuare ad imprecare contro il Governo, credendo di essere l’unico sindaco ad avere problemi con i tunisini sbarcati a Lampedusa. Inizi a distribuire sul territorio il “Vigile di quartiere” come figura deterrente, con il duplice intento: evitare che la fenomenologia emigra o si spande in altre zone ed avere un referente sul posto per le altre forze dell’ordine pronte ad intervenire a richiesta di questi. Non si può continuare a distogliere personale le cui specificità non sono quelle del controllo urbano, ma solo di concorso quando le circostanze lo richiedono. Sarà mia premura chiedere al Ministro dell’Interno ed al Comando Generale della Guardia di Finanza, se non ravvisino che l’impiego della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza in compiti precipui diversi da quelli propri d’istituto costituiscano violazioni ai principi fondamentali dei regolamenti di servizio di ciascun Corpo o Arma.

Pasquale Minichini - Lista per Ravenna

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