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Cronaca

Nidi e materne, oltre trecento bambini in lista d'attesa

Pur essendo circa 3000 i bambini iscritti e frequentanti tali servizi sono ancora presenti liste d'attesa di famiglie che hanno fatto domanda nei tempi previsti dal bando di iscrizione, cui si sono aggiunte famiglie "ritardatarie"

Asili nido e le scuole dell’infanzia comunali  hanno avviato già questa settimana le attività educative e didattiche. Pur essendo circa 3000 i bambini iscritti e frequentanti tali servizi sono ancora presenti liste d’attesa di  famiglie  che hanno fatto domanda nei tempi previsti dal bando di iscrizione, cui si sono aggiunte famiglie “ritardatarie” ma ugualmente bisognose del servizio.

LISTA D'ATTESA ASILI NIDO. La lista d’attesa dei nidi al momento dell’uscita della graduatoria vedeva 305 domande non soddisfatte che ora si sono ridotte a 179  a seguito delle nuove chiamate (in sostituzione  di rinunce da parte di vecchi e nuovi iscritti). Complessivamente, sommando chi ha fatto domanda in ritardo, le famiglie in lista d’attesa diventano 215, numero leggermente inferiore rispetto ai dati dello scorso  anno (221). Sulla base di ulteriori eventuali ritiri si continuerà nell’assegnazione dei posti e nello scorrimento delle liste d’attesa, ancora nelle prossime settimane.

VOUCHER. Molte più famiglie hanno aderito al progetto voucher che consiste nell’assegnazione di contributi per sostenere il pagamento delle rette nei nidi privati: lo scorso anno sono state 58 le famiglie beneficiarie, quest’anno 111. Sono state accolte tutte le domande  pervenute aventi i requisiti per la partecipazione al bando, pertanto  non è presente alcuna lista d’attesa. L’impegno per l’Amministrazione è di circa 190.000 euro per anno scolastico cui vanno aggiunti  circa 264.000 di contributo della Regione Emilia Romagna.

SCUOLA D'INFANZIA, Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia invece la situazione è più complessa.  La lista d’attesa per l’accesso alle scuole dell’infanzia comunali al momento dell’uscita della graduatoria vedeva 306 domande non soddisfatte che ora si sono ridotte a 174  a seguito delle nuove chiamate (in sostituzione  di rinunce da parte di vecchi e nuovi iscritti). Complessivamente, sommando chi ha fatto domanda in ritardo, le famiglie in lista d’attesa diventano 239, numero leggermente inferiore rispetto ai dati dello scorso  anno (259). Tuttavia queste liste verranno a breve “ripulite” degli oltre 110  bimbi che già hanno ottenuto un posto in altre scuole dell’infanzia statali o private paritarie.

MATERNE STATALI. Anche le scuole statali hanno liste d’attesa che si sommano a quelle comunali: l’offerta di scuole dell’infanzia statali presenti sul territorio si è nel tempo potenziata, sebbene in modo parziale perché non sono stati assegnati insegnanti in numero sufficiente per permettere il funzionamento a tempo pieno delle 10 sezioni che lo scorso anno sono state completate con risorse comunali e regionali. Tali completamenti sono stati confermati dal Comune e sono ancora in fase di definizione da parte della Regione per il presente anno scolastico. I ritardi sono dovuti alla situazioni di difficoltà nelle quali versa la Regione non per mancanza propria ma per la generale condizione di emergenza nella quale versa  il nostro Paese. Su tutto il territorio comunale rischiano di essere senza scuola dell’infanzia  oltre 150 bambini se si sommano le liste d’attesa di tutte le tipologie di gestione.

CONTROLLI. Per quanto riguarda la verifica sulle autocertificazioni gli uffici hanno svolto una capillare attività di controllo sulle  autocertificazioni ISEE: per tutte le domande dei bambini ammessi si è controllata la congruenza fra dati ISEE e situazione anagrafica del nucleo, nonché la coerenza fra quanto autocertificato e attestazione presente nella banca dati INPS. Tali controlli hanno determinato la dimissione di 2 bambini .Per l’attività di recupero delle morosità, oltre all’attività di Ravenna Entrate che procede con la prassi della  costituzioni in mora del  debito e con le  ingiunzioni di pagamento si  sono effettuati solleciti che hanno portato alla contestazione dei mancati pagamenti e alla sospensione della frequenza per quelle posizioni (17) che non hanno regolarizzato o rateizzato il debito.

Dice l'assessore Ouidad Bakkali: “L’Intervento  finanziario sulla scuola operato dal Governo è devastante; si sono private le nostre scuole  ed i nostri servizi di risorse ed organici. In un momento di crisi economica come questo, il Governo, deve capire che investire sul proprio capitale umano è la priorità. Bisogna recuperare l’insostituibile valore che ha la scuola pubblica in ogni ordine e grado, compreso quindi il servizio nidi che è aiuto essenziale alle famiglie per le lavoratrici ed i lavoratori. E’ in corso la destabilizzazione degli Enti Locali sui quali si  stanno scaricando le conseguenze di questa politica assente e distaccata dalla realtà e dai problemi sostanziali dei cittadini. Questa manovra mette in ginocchio regioni, province e comuni che non riescono più a supplire alle gravi mancanze dello Stato”. Education is expensive, but try ignorance!”

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