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Cronaca

Dal bonus 200 euro a quello per le bollette e i trasporti: come richiedere i nuovi aiuti e a chi spettano

Il più significativo degli aiuti è il bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati che si allarga anche ai percettori del reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali e agli autonomi e collaboratori domestici

Sono 14 i miliardi stanziati dal Governo per sostenere famiglie e aziende alle prese con i contraccolpi della guerra in Ucraina: il più significativo degli aiuti è il bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati che si allarga anche ai percettori del reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali e agli autonomi e collaboratori domestici. Ci sono poi i fondi per le imprese danneggiate dalla guerra sale a 150 milioni complessivi, con il nuovo fondo da 20 milioni per le imprese agricole istituito presso il ministero delle Politiche agricole. Ma andiamo per ordine con le ultime novità introdotte ieri dal consiglio dei ministri con il decreto legge aiuti.

Il bonus 200 euro

La "indennità una tantum" da 200 euro, misura pensata per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, arriverà con la busta paga di luglio. La riceveranno lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro, ma grazie alla spinta dei ministri 5 Stelle e del dem Andrea Orlando arriverà anche ai percettori del reddito di cittadinanza e agli stagionali, esclusi dalla prima versione del decreto. Anche i lavoratori autonomi avranno il bonus, ma sono ancora da definire forma e sostanza. 

Il bonus per colf e disoccupati

Anche i collaboratori domestici riceveranno il bonus di 200 euro voluto dal governo come 'aiuto' a lavoratori e pensionati contro l'inflazione. L'esclusione, prevista da una prima bozza, è stata modificata, durante il confronto in Consiglio dei Ministri

Il bonus bollette

Accanto all'aiuto da 200 euro c'è anche la possibilità di ottenere uno sconto sulle bollette anche per il terzo trimestre del 2022 per chi ha Isee inferiore ai 12mila euro. La misure è anche retroattiva: chi ne ha diritto può far valere lo sconto sin dall'inizio dell'anno; in caso di bollette già pagate, lo sconto sarà compensato nelle bollette successive oppure verrà riconosciuto attraverso un rimborso. È un bonus erogato in automatico, a patto di aver presentato la dichiarazione Isee.

Il bonus trasporti

Per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e mitigare gli effetti del caro energia sulle famiglie, arriva un buono per studenti e lavoratori - con reddito sotto i 35mila euro - che viaggiano sui mezzi pubblici locali, regionali, interregionali e sui treni. Il buono, che può essere utilizzato per un solo acquisto, copre fino al 100% della spesa per gli abbonamenti e comunque non può superare i 60 euro. L'erogazione del buono avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre.

II decreto prevede ulteriori risorse a favore delle Regioni per assicurare fino al 30 giugno 2022 i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale legati alle esigenze delle scuole, che a causa dell'emergenza sanitaria hanno previsto orari scaglionati per l'inizio delle lezioni fino alla fine dell'anno scolastico in corso.

Come cambia il superbonus

Altra grande modifica inserita nel dl aiuti riguarda la cessione dei crediti da bonus edilizi: le banche potranno superare il limite numerico di cessioni fissato dalle varie strette, purché il credito venga venduto a clienti professionali che hanno un conto presso la banca stessa, oppure venga passato all'istituto capogruppo. Un allentamento dei vincoli che il mondo dell'edilizia chiedeva da tempo per rimettere in moto il meccanismo degli incentivi che negli ultimi mesi è andato a singhiozzo, visto che molte banche hanno raggiunto la capienza massima di crediti che sono in grado di assorbire.

L'intervento della Uil

"C’è chi sostiene che il bonus approvato qualche giorno fa con il “Decreto Aiuti” faccia un altro regalo ai percettori del reddito di cittadinanza. Questo bonus va a dare un primo contributo a fronte del caro energia ed è destinato a chi percepisce redditi al di sotto di 35.000 euro, comprendendo legittimamente anche chi è percettore del reddito di cittadinanza - commenta Carlo Sama, segretario generale Uil - Ci chiediamo se posizioni del genere contribuiscano a dare un’informazione corretta o se siano dichiarazioni finalizzate ad alimentare una sterile polemica, dove qualunque contributo erogato a chi si trova in uno stato di necessità debba essere considerato un regalo. La retorica di tali posizioni semplicistiche crea una lotta ideologica tra le persone stesse, anziché aiutarle a comprendere i meccanismi sottesi a determinate scelte. Chi percepisce legittimamente il sussidio si trova in una condizione economica al di sotto della soglia di povertà, non vi è ragione per escludere tali persone dalla misura del bonus di 200 euro. La lotta non va fatta nei confronti delle fasce più deboli e verso i sussidi a loro destinati, va incentrata su altri temi come l’evasione fiscale, visto che ci confermiamo i primi in Europa per importi evasi, con importo stimato di 30 miliardi. Il problema sono dunque i 200 euro “regalati”?".

L'articolo di Today

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