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Cronaca

Capannoni distrutti e frutteti sradicati: agricoltura allo stremo dopo il passaggio del tornado

Coldiretti sta facendo una puntuale ricognizione dei danni insieme agli imprenditori agricoli colpiti: "Frutteti spezzati, ettari di vigneti completamente piegati"

Non c’è pace per l’agricoltura ravennate. L’ennesimo violentissimo evento atmosferico che ha colpito parte della provincia nel primo pomeriggio di sabato ha provocato danni incalcolabili sia in quelle poche zone che erano state risparmiate dalle alluvioni che in aree già duramente provate dalle calamità di maggio. In queste ore Coldiretti sta facendo una puntuale ricognizione dei danni insieme agli imprenditori agricoli che hanno visto sparire in pochi istanti i frutti del proprio lavoro e dei sacrifici quotidiani, ma anche serre e capannoni, letteralmente distrutti dalla forza del vento. I danni più ingenti interessano una vasta area che va da Voltana di Lugo, a Chiesanuova, da Taglio Corelli ad Alfonsine, Conventello, Savarna sino a Grattacoppa. Su questa linea, infatti, secondo alcuni meteorologi sarebbe transitato un vero e proprio tornado con grandine e venti superiori ai 200km/h. Danni importanti si segnalano anche tra Conselice e Lavezzola e tra Fusignano e Bagnacavallo, aree in parte già colpite dall’alluvione e interessate sabato da fenomeni di downburst, ossia raffiche lineari molto severe.

Il tornado devasta frutteti e aziende agricole nel Ravennate

A seguito di sopralluogo e sulla base delle informazioni che arrivano dai soci di Coldiretti colpiti da questi eventi, i danni in campo dovrebbero ammontare a centinaia di migliaia di euro con frutteti spezzati, ettari di vigneti completamente piegati, frutti che si stavano avviando a maturazione (pesche tardive, pere, mele) finiti a terra, ma anche interi appezzamenti di orticole, comprese zucche, meloni e cocomeri, annientati dalla forza distruttiva del vento. L’ennesimo fenomeno calamitoso ha inoltre divelto serre, spazzato via capannoni, anche in muratura, danneggiato macchinari agricoli, dando di fatto il colpo di grazia a frutteti e orti già ridotti ai minimi termini ed a colture che in alcuni casi erano state riseminate o ritrapiantate a seguito dei danni provocati da gelo e alluvione.

“Purtroppo regna inevitabilmente sconforto ed impotenza tra i produttori agricoli – afferma Coldiretti Ravenna – ora dovranno andare incontro ad un aumento dei costi per salvare quanto possibile del raccolto di quest’annata già tragica e cercare di mantenere positivi i bilanci aziendali, è indispensabile quindi che dalle istituzioni, a più livelli, arrivino rapidamente aiuti e ristori, anche per far fronte alle perdite di produzione e quindi di quote di mercato che temiamo non sarà facile recuperare in futuro”.

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