Caso Bisi, Matteucci: "Ravenna merita risposte"

“Per quello che è accaduto, la comunità ravennate esige dai vertici politici e giudiziari del nostro Paese, a cui ho scritto sul caso Primo Bisi mercoledì, un primo cenno di risposta entro 15 giorni. Adesso che l’avvocato Manetti sta meglio, posso dedicarmi a cercare una risposta all’ondata di sacrosanta indignazione  dei cittadini ravennate”. E’ quanto ha affermato il sindaco Fabrizio Matteucci, tornando sul “caso Bisi”, il pluriomicida che lunedì pomeriggio ha ferito a colpi di pistola l’avvocato Francesco Manetti.

"Il primo auspicio è che in queste ore i Giudici decidano misure cautelari per Bisi in grado, questa volta, di tutelare la nostra comunità – evidenzia Matteucci -. Come Sindaco cerco di incanalare questa ondata ed esigo risposte.  Lo Stato e il sistema giudiziario devono funzionare. Io agisco come uomo delle Istituzioni,  perchè la comprensibile ondata di indignazione non si trasformi in definitiva sfiducia verso tutto e verso tutti”.
“Primo Bisi commette il suo secondo omicidio, in questo caso un pluriomicidio,  nel 2001 – ricorda Matteucci -. Viene condannato a 16 anni di carcere più 5 di istituto psichiatrico giudiziario. A parte che c’è da ridire sull’entità della condanna, la domanda che esige risposta da chi di dovere è: cosa diavolo ci faceva bisi agli arresti domiciliari? quale legge lo consente? la legge e’  stata applicata correttamente? chi ha preso questa decisione?”.

“Attenderò fiducioso un primo cenno di risposta fino al 3 ottobre. – evidenzia il primo cittadino -. O la legge ha una falla, e allora va cambiata. Oppure la legge è stata applicata male, e allora sono indispensabili azioni ispettive e disciplinari. Oppure la falla nasce da entrambi questi fattori. Comunque voglio entro 15 giorni un riscontro di avvio delle verifiche per rispondere ai quesiti che sono stati posti”.

MANETTI MIGLIORA - Sempre Matteucci rassicura sulle condizioni dell'avvocato Manetti. "Sono stato a parlare con lui un buon quarto d’ora. L’ho salutato a nome di tutti. Giovedì ha lasciato la Rianimazione e trasferito in un altro reparto”.