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Cronaca

10 anni fa la scomparsa del cardinal Tonini: le celebrazioni per ricordare l'arcivescovo di Ravenna

Il direttore dell’Opera di Santa Teresa: "Come l’esempio del buon samaritano, così Tonini entrò in scena nella nostra diocesi con spirito propositivo e costruttivo, evitando ogni logica di parte"

Venerdì 28 luglio ricorre il decimo anniversario della scomparsa del cardinale Ersilio Tonini, che fu arcivescovo di Ravenna dal 1975 al 1990. Nella chiesa di Santa Teresa, alle ore 9:10, i sacerdoti ordinati da Tonini celebreranno una messa in suo suffragio. Dopo la funzione e un piccolo rinfresco nel teatro dell’Opera di Santa Teresa, sarà deposto un mazzo di fiori in Duomo, sulla tomba dell’ex arcivescovo.

“Mons. Ersilio Tonini - ricorda il direttore dell’Opera di Santa Teresa, don Alberto Graziani - arrivò a Ravenna nel 1975 e in breve tempo riuscì ad avvicinarsi a noi ravennati, a farsi apprezzare e ben volere dai fedeli e anche chi era lontano dalla fede cristiana. Come l’esempio del buon samaritano e del buon pastore, così Tonini entrò in scena con spirito propositivo e costruttivo, evitando le logiche di parte e tendendo la sua mano fraterna, che era quasi impossibile non cogliere”. Succedendo nella sede di Sant’Apollinare a un vescovo che aveva dato validi contributi al Concilio Vaticano II e si era impegnato nei cambiamenti sociali del tempo, il cardinale Tonini, divenuto arcivescovo di Ravenna-Cervia, proseguì su questa strada trasformando alcuni momenti difficili della nostra Diocesi in occasioni di ripartenza. Il Seminario arcivescovile purtroppo chiuso da alcuni anni, fu riaperto grazie al suo supporto e gestito sotto la solida guida dei Padri Gesuiti. “Un cammino che rapidamente e gioiosamente diede i suoi frutti. Tonini, inoltre, scelse la nostra Opera, vera cittadella della carità, come luogo in cui vivere e dedicarsi alla preghiera. Quando Ravenna - prosegue Graziani - fu colpita dalle tristi vicende legate alle condizioni lavorative soprattutto della zona portuale, e capitò anche l’incidente mortale della Mecnavi nel 1987, fu naturale per tutta la città ricorrere alla sua paterna accoglienza per dare voce al lutto, alla solidarietà e ai propositi di riconciliazione. Il Duomo divenne la casa di tutti. La nostra città - conclude il direttore dell’Opera di Santa Teresa - conserva con tanto affetto e gratitudine il suo ricordo: quello di un padre premuroso che ci precede nella strada di Dio e la indica a chiunque incontri, con quell’umanità che tutti vorremmo avere”.

Le celebrazioni del pomeriggio - organizzate dalle Acli di Ravenna, Azione Cattolica, Cif, Centro Studi Donati , Cursillos di Cristianità, Gruppo missionario S. Vitale e Mcl provincia di Ravenna - prevedono: alle ore 17 una seconda messa, che si terrà al Seminario Arcivescovile, in piazza Duomo 4, mentre alle ore 18 è in programma l’incontro dal titolo “Testimonianze” con l’arcivescovo di Campobasso-Boiano, monsignor Giancarlo Maria Brigantini e l’onorevole Bruno Tabacci. Le iniziative sono aperte a tutti.

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