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Cronaca Riolo Terme

Frane e acque che invadono i campi, l'ira di Coldiretti: "I fiumi vanno puliti, basta tergiversare"

Numerose aree agricole inondate nelle zone collinari del Ravennate. Coldiretti segnala anche il caso della "passerella pedonale crollata e mai rimossa dal letto del fiume"

Si contano i danno causati dal maltempo nella nottata fra giovedì e venerdì, quando abbondanti precipitazioni hanno colpito in particolare le zone collinari del Ravennate. A destare preoccupazione c'è stata soprattutto l'area dei bacini del Senio e del Santerno. “Quante lezioni servono per comprendere, dopo quanto accaduto a maggio, che i fiumi vanno puliti ovunque e che vedere ancora varchi aperti negli argini è intollerabile?”. Lo chiede Coldiretti Ravenna che chiama in causa gli enti preposti a seguito di quanto avvenuto nella nottata, con numerose aree agricole tra Borgo Rivola e Riolo Terme (zona Isola, Terme, Cuffiano) finite nuovamente sott’acqua "per via degli alvei del Senio che ancora attendevano di essere puliti e di varchi arginali mai completamente ripristinati dall’alluvione della scorsa primavera".

“A complicare ulteriormente una situazione già di per sé critica - afferma Mattia Baldassarri, presidente di Coldiretti Riolo Terme-Casola Valsenio - ci si è messa di mezzo anche la tristemente nota passerella pedonale, mai rimossa dal letto del fiume dopo il crollo avvenuto durante il collaudo e questo nonostante il dissequestro sia avvenuto già da due settimane”. Da quanto si apprende, il manufatto, insieme ai detriti, al fango e al legname trasportato dalla piena, avrebbe finito per fare da ‘tappo’ bloccando lo scorrere dell’acqua: “Purtroppo gli agricoltori del territorio di Riolo hanno pagato nuovamente dazio - aggiunge Baldassarri - e così sarà sempre fino a quando non verranno puliti i fiumi a monte della via Emilia. Dove la manutenzione è stata fatta, ad esempio sul Sintria al confine con Brisighella, l’acqua scorreva infatti regolarmente”.

Anche a Casola Valsenio il maltempo ha provocato nuovi danni con allagamenti e cedimenti di strade comunali e vicinali. Al momento si segnalano problemi alla circolazione per via dei fossi maestri comunali non ancora ripristinati dopo quanto accaduto la scorsa primavera, con la Provinciale Casolana riaperta solo in mattinata, e aziende agricole parzialmente isolate in zona Baffadi per via di nuovi movimenti franosi. Il Senio avrebbe inoltre rotto l’argine in alcuni punti comportando l’allagamento di alcuni allevamenti con gli animali che sono stati salvati dalla furia delle acque grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.

“Sulla pulizia e manutenzione dei fiumi non si può più tergiversare, non è possibile assistere ancora a questa pericolosa ‘melina’ e al tentativo di scaricare su altri responsabilità che sono esclusivamente dell’ente regionale di competenza - afferma Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Ravenna - ente che deve agire subito perché non è lanciando le allerte meteo che si risolve il problema, l’allerta serve ma non a compensare l’inerzia relativa alla manutenzione a monte della via Emilia, necessaria peraltro a garantire la sicurezza anche in pianura. Di quanto non è stato fatto sinora - conclude il Direttore - dalla scarsa se non nulla pulizia al mancato completamento delle casse di espansione di Tebano, ne sono riprova gli ennesimi allagamenti che dopo qualche ora di pioggia, seppur battente, hanno nuovamente messo in ginocchio tante aziende agricole già gravemente danneggiate a maggio”.

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