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Cronaca Fusignano

Bici contro il caro benzina, la scelta di Mirko: "Da 10 anni ho venduto l'auto, ho risparmiato in soldi e salute"

Mirko nel 2012 ha venduto l'auto e da quel momento ha sempre usato solo la bicicletta per spostarsi: "Però è un cambiamento culturale che deve essere incentivato: se ora, con il caro benzina, uno si 'improvvisa' ciclista per risparmiare e va in bici ma non ci sono le infrastrutture adatte, la conseguenza sarà un aumento degli incidenti"

In un momento storico in cui i prezzi dei carburanti hanno raggiunto cifre esorbitanti, con un litro di benzina ormai introvabile al di sotto dei due euro (ma anche il gasolio e il metano), l'unica alternativa sembra essere quella di ricorrere - per quanto possibile - alla mobilità sostenibile. Sono già tante le persone che hanno deciso di investire in una bicicletta, elettrica o meno, o anche in un monopattino elettrico, sempre più in voga negli ultimi tempi soprattutto nelle grandi città.

Ma qualcuno questa scelta - anzi, questo stile di vita - l'ha già adottato da tanti anni. E' il caso di Mirko Caravita, 45enne lughese residente a Fusignano, che nel 2012 ha venduto l'auto e da quel momento ha sempre usato solo la bicicletta per spostarsi o al massimo il treno. L'uomo - divenuto celebre per l'impresa eroica portata a termine nel 2018, quando ha pedalato da Fusignano a Capo Nord per 11mila chilometri in 105 giorni - è consigliere della lista 'Fusignano per la sinistra' (per la quale alle elezioni amministrative del 2019 era candidato come 'sindaco in bicicletta') e nel 2014 ha fondato l'associazione 'Ruota libera Fusignano', che promuove l'uso quotidiano della bici.

Mirko, sicuramente col senno di poi la tua scelta è stata "lungimirante"!

(ride, ndr) Sicuramente! In realtà però la mia non è stata una scelta dettata dal risparmio economico come molti pensano, quanto invece una scelta ambientalista a tutto tondo: non si tratta solo di inquinamento atmosferico, ma anche di inquinamento di spazi. Nelle nostre città ormai le auto occupano tanto spazio, e quello dell'usare la bicicletta e ridurre le auto è un modo per tornare a mettere al centro la persona: il girare a piedi o in bici nei centri storici permette di tornare ad avere una comunicazione interpersonale e rendere la nostra società più forte e integra, cosa che nelle città del nord Europa hanno già capito da molto.

Come affronti i tuoi spostamenti di tutti i giorni?

Quando ho fatto questa scelta 10 anni fa lavoravo a Lugo, ora lavoro a Massa Lombarda. Molti mi chiedono come faccio quando è brutto tempo, ma contro il freddo e la pioggia basta un abbigliamento adeguato. Manca una pista ciclabile che colleghi Fusignano e Lugo, ma la strada è abbastanza tranquilla... I problemi sono più nelle rotonde o negli incroci pericolosi.

Non ti è mai capitato di dover affrontare un'emergenza in cui l'auto era necessaria?

Si, nell'inverno del 2018 mia moglie è stata ricoverata in ospedale per un paio di settimane a Ravenna. In quel caso per forza di cose usavo la sua auto per andarla a trovare, perchè i treni non erano compatibili con gli orari delle visite e con i miei orari di lavoro. Sia chiaro: non sono un "talebano" che vorrebbe cancellare le auto dalla faccia della Terra, una per famiglia credo sia necessaria soprattutto qui nel forese e in quelle zone poco servite dai mezzi pubblici. Però credo che dovremmo imparare a usarla solo per lo stretto necessario e non per fare 500 metri per andare a comprare il giornale.

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Certo che non possiamo paragonare le infrastrutture del Nord Europa - piste ciclabili e ferrovie - con quelle italiane...

Sicuramente. Nel giro di dieci anni la situazione di infrastrutture e intermodalità (l'utilizzo di treno più bici) è rimasta praticamente invariata. A livello di piste ciclabili si punta molto sul cicloturismo, che va benissimo, come ad esempio il progetto della ciclabile Bologna-Ravenna. Ma bisogna puntare anche sui paesi e su chi ci vive e ci lavora, a livello ambientale siamo arrivati a un punto di non ritorno e dobbiamo per forza diminuire il numero di auto in circolazione. Le ciclabili sono poche e quelle che ci sono sono fatte male, spesso sono ciclopedonali e quindi mettono in conflitto pedoni e ciclisti. E' necessario quindi ridurre il numero di auto in circolazione per creare spazio per le persone e per le ciclabili fatte bene, a quel punto si è incentivati a usare la bici. E' un cambiamento culturale che però deve essere incentivato: se ora, con il caro benzina, uno si "improvvisa" ciclista" per risparmiare e va in bici ma non ci sono le infrastrutture adatte, la conseguenza sarà un aumento degli incidenti. Per quanto riguarda i treni, invece, spesso sono in ritardo, i cambi non coincidono e gli orari non soddisfano le esigenze dei lavoratori. Anche il biglietto per trasportare la bici in treno è troppo caro, dovrebbe essere gratuito se vogliamo incentivare la mobilità sostenibile.

Cosa pensi delle auto elettriche o ibride invece? Possono essere una soluzione?

Intanto in Italia siamo molto indietro sulle auto elettriche. In ogni caso non penso sia la soluzione. Bisogna comunque diminuire il numero di auto circolanti; poi certo, quelle che ci sono devono essere il meno impattanti possibile sull'ambiente, ma "inquinano" comunque gli spazi con la loro presenza nei centri storici. Se tu togli i parcheggi dai centri storici, cosa buona e giusta, ma lasci in circolazione lo stesso numero di auto, crei ancora più problemi.

Quanto pensi di aver risparmiato negli ultimi 10 anni?

Non saprei, ma sicuramente si parla di decine di migliaia di euro: basti pensare che l'anno scorso solo per gli spostamenti lavorativi ho percorso 7200 chilometri in bici. Quando avrei speso se avessi usato la macchina? Calcolando poi le spese per la manutenzione dell'auto, bollo, assicurazione etc. In più c'è il progetto 'Bike to work' (per ogni chilometro percorso in bici per andare a lavoro, la Regione offre un contributo di 20 centesimi, ndr), quindi oltre a risparmiare ci guadagno pure! Ma non è solo una questione di risparmio economico: a livello di salute stai meglio, io non mi ammalo quasi più perchè andando in bici rafforzo le difese immunitarie, e mi sento proprio meglio, quindi abbassi i costi sanitari tuoi e della collettività. E poi fai del bene, oltre che a te stesso, anche all'ambiente.

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