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Cronaca Faenza

La nuova raccolta rifiuti differenziata a Faenza funziona: "Ora risolveremo alcune criticità"

L’introduzione in centro storico, a gennaio di quest’anno, del sistema di conferimento dei rifiuti indifferenziati ha fatto registrare, a settembre 2023, una percentuale di oltre il 76% di materiale differenziato

Nei giorni scorsi, dopo i primi mesi di attivazione nella modalità ‘porta a porta’, si è svolto un incontro tra l’amministrazione comunale di Faenza e il gestore della raccolta Hera per fare il punto sul nuovo sistema di raccolta rifiuti e per affrontare le criticità operative emerse durante gli eventi alluvionali di maggio. I primi dati, ancora non ufficiali, della percentuale di raccolta differenziata con il nuovo sistema sono estremamente incoraggianti, spiegano dall'amministrazione comunale, confermando l’efficacia della metodologia adottata per ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti e per aumentare la percentuale di materiale avviato a riciclo.

Il sistema di raccolta ‘porta a porta’ non è una novità per il territorio di Faenza; nel 2018, infatti, era già stato introdotto in via sperimentale nella zona industriale mentre nel 2020 era stato attivato nel territorio del forese. Seppure attivato per un numero limitato di utenze, i contenitori prelevati dai singoli domicili dal personale incaricato avevano permesso di aumentare sensibilmente il dato della raccolta differenziata, fermo da anni per il comune di Faenza poco sopra il 50%, portandolo a superare, già dal 2020, la barriera del 60%. L’introduzione in centro storico, a gennaio di quest’anno, del sistema di conferimento dei rifiuti indifferenziati ha fatto registrare, a settembre 2023, una percentuale di oltre il 76% di materiale differenziato, finalmente in aumento verso l’obiettivo dell’84% che la Legge Regionale fissa per il nostro territorio entro il 2027.

"Raggiungere l’obiettivo regionale sarà una sfida, ma i primi risultati del nuovo sistema di raccolta vanno nella giusta direzione - continuano dall'amministrazione comunale - Un risultato che non è solamente un impegno verso la sostenibilità ambientale, ma anche per quella economica di tutto il sistema. Smaltire rifiuti indifferenziati è infatti un costo destinato a crescere inesorabilmente e la Legge Regionale prevede già una penale per i comuni, come il nostro, che non raggiungono gli obiettivi minimi di raccolta differenziata".

“Il buon risultato raggiunto a settembre – dice l’assessore con delega all’Ambiente del Comune di Faenza, Luca Ortolani - è costato sacrificio; ai cittadini, che hanno dovuto modificare drasticamente le loro abitudini quotidiane, ma anche ad Hera e alle aziende del territorio affidatarie del servizio di raccolta, che hanno gestito una trasformazione complicata durante le due alluvioni di maggio. A loro va un ringraziamento speciale dall’amministrazione comunale, perché grazie all’impegno e alla grande professionalità si è riusciti a gestire un’impresa che sembrava impossibile: raccogliere in poche settimane oltre 200.000 metri cubi di materiale alluvionato da smaltire e oltre 40.000 metri cubi di terra e fango”.

Oggi, il sistema di raccolta fa un primo upgrade: alcune criticità devono essere risolte per rendere più facile e funzionale il servizio di conferimento per coinvolgere i cittadini nel cambiamento, che deve essere visto come una responsabilità nei confronti dell’ambiente e un impegno di sostenibilità verso le generazioni future.

Dall’inizio del 2024, nelle zone del centro urbano (calendari rosa, giallo, marrone e viola) le frequenze di raccolta della ‘carta’ e della frazione di ‘plastica e lattine’ passeranno dalla modalità bisettimanali a settimanali. Per il resto del territorio, invece, la raccolta resterà bisettimanale ma con la possibilità di richiedere contenitori di dimensioni maggiori per le frazioni differenziate, indipendentemente dal numero dei componenti del nucleo domestico. Per il ‘vetro’ si sta invece progettando, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, il passaggio dalla modalità di raccolta ‘porta a porta’ al conferimento in cassonetti dedicati distribuiti sul territorio. Anche per la raccolta del ‘vegetale’ da sfalci e potature, vista la grande produzione di materiale riscontrata quest’anno, in aggiunta al sistema attuale, con la prossima stagione è in previsione un servizio aggiuntivo. Nei prossimi mesi l’amministrazione, insieme ad Hera, attiverà un sondaggio per censire le utenze domestiche che hanno la necessità di smaltire in maniera continuativa grandi quantità di sfalci e potature, in modo da costruire, per il 2024, un servizio di ritiro specificatamente dedicato al verde o la collocazione di contenitori nelle zone interessate.

Da segnalare che, dall’inizio di quest’anno, con la trasformazione dei servizi di raccolta del centro storico e in misura ancora maggiore durante l’estate con l’attivazione del ‘porta a porta’, il territorio di Faenza è stato colpito da un preoccupante e diffuso fenomeno di abbandono di rifiuti. L’amministrazione comunale ed Hera, insieme alle forze di polizia locali, hanno quindi intensificato i controlli e le relative sanzioni per contrastare il fenomeno, oltre ad attivare un servizio aggiuntivo di recupero abbandoni e di pulizia manuale attorno alle Isole Ecologiche di Base (IEB) del centro storico e del Borgo Durbecco. Altra novità riguarda il centro storico dove, dal 12 novembre, il servizio di raccolta dei rifiuti dai cassonetti verrà effettuata anche le domeniche, scelta operata per evitare il sovraccarico delle IEB durante il fine settimana. 

Infine, anche il Comune di Castel Bolognese da inizio del nuovo anno implementerà il servizio di raccolta passando al ritiro settimanale di plastica e carta. Questo dopo aver valutato, alla luce dei dati emersi, quanto un ulteriore passaggio sia necessario per migliorare il servizio. La raccolta differenziata nel comune di Castel Bolognese con il passaggio a ‘porta a porta’ integrale ha visto un incremento: dal 37% a circa l'80% attuale, raddoppiando quindi la percentuale di raccolta in cinque anni.

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