Dietro l'omicidio motivi economici: lei l'aveva già denunciato
Secondo le testimonianze di amici e conoscenti della donna, da tempo l'uomo, che viene definito benestante, tormentava Sandra Lunardini con richieste di chiarimenti
Sono Sandra Lunardini, 49 anni di Cervia, e Gianfranco Saleri, 61 anni, originario di Coccaglio (Brescia) e domiciliato anche lui nella zona di Cervia, le persone coinvolte nell'omicidio-suicidio avvenuto martedì mattina, verso le 9 nel centro di Milano Marittima, in viale Romagna. La donna aveva due figli grandi, nati dal precedente matrimonio ed era molto nota nella zona, dove gestiva il salone da parrucchiera. Dopo i colpi di pistola, sparati da lui fuori dal negozio, per uccidere l'ex compagna e poi suicidarsi, i corpi sono caduti l'uno vicino all'altro.
Secondo le testimonianze di amici e conoscenti della donna, da tempo l'uomo, che viene definito benestante, tormentava Sandra Lunardini con richieste di chiarimenti per questioni economiche riguardanti la proprietà del negozio. Ancora non si sa chi fosse realmente il proprietario dell'immobile e dell'attività, fatto sta che secondo le testimonianze, l'uomo rivendicava anche gli incassi. Uniche testimoni del dramma le dipendenti del negozio, che hanno sentito la lite e gli spari ed hanno visto i corpi a terra. Una di loro è stata trasportata all'ospedale per accertamenti a causa di un forte stato di choc.
Il primo a chiamare i soccorsi è stato un turista bolognese, che in un primo momento, aveva pensato all'uso di petardi, ma quando si è avvicinato ha visto i due corpi accasciati. Sul posto sono giunti immediatamente i Carabinieri di Ravenna e i sanitari del 118, che hanno cercato di rianimare Saleri, ancora vivo. Ma non c'è stato nulla da fare. La zona è stata isolata per un centinaio di metri, per permettere i rilievi. Molti i curiosi e i turisti, tanti in questo periodo e parecchi di loro stranieri, che hanno cercato di avere informazioni per capire cos'era successo.
LE REAZIONI
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