rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Ortazzo-Ortazzino, Italia Nostra porta il caso a Roma con un presidio: "Diventi riserva naturale"

L'associazione: "L’istituzione di una riserva porrebbe al sicuro l’intero comprensorio da qualsiasi uso improprio, mentre a breve potrebbe concretizzarsi il nuovo passaggio di mano tra imprenditori privati dopo l’inspiegabile mancato acquisto pubblico"

Una delegazione di cittadini e associazioni prenderà parte a un presidio a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per la sorte dell’oasi Ortazzo-Ortazzino di Ravenna giovedì, dalle ore 10 alle 12. Al presidio hanno aderito le associazioni Italia Nostra, Enpa, Fai di Ravenna, Fai di Cervia, Oipa sezione di Ravenna e L’Arca Ravenna.

"L’obiettivo è ottenere una risposta formale all’istanza – spiega Italia Nostra – per chiedere l’istituzione di una Riserva Naturale dello Stato da parte degli organi del Ministero con potere decisionale". Secondo l'associazione "l’istituzione di una Riserva porrebbe al sicuro l’intero comprensorio da qualsiasi uso improprio, mentre invece, a breve (metà marzo), potrebbe concretizzarsi, al doppio del valore iniziale di circa 500 mila euro, il nuovo passaggio di mano tra imprenditori privati dopo l’inspiegabile mancato acquisto pubblico. Un’operazione sorprendentemente redditizia in meno di un anno per terreni teoricamente inutilizzabili".

L'associazione lamente anche una mancanza di risposte da parte del Parco del Delta del Po sulla documentazione inerente il passaggio in B dell’area C, "quella più appetibile che sicuramente finirà in mano privata", una "richiesta a cui, peraltro, non è mai stata data alcuna risposta - continua Italia Nostra - Nessuna azione per iniziare la riclassificazione è mai stata intrapresa, e non ci vengono nemmeno trasmessi una qualche comunicazione della Regione al Parco o l’atto di indirizzo sottoscritto in tal senso in dicembre dall’intero Consiglio comunale. Meno della carta straccia, che il Comune evidentemente non si è neanche curato di spedire al Parco".

"Al presidio - conclude Italia Nostra - presso il Ministero sarà presente anche Giorgio Lazzari, colui il quale, nel lontano 1975, per conto del WWF ed insieme a Federnatura, firmò con Giancarlo Plazzi ed Eros Stinchi l’esposto che bloccò, grazie all’intervento del Pretore Vincenzo Andreucci, l’immane cementificazione dell’Ortazzo e la distruzione di foce Bevano per un porto turistico".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ortazzo-Ortazzino, Italia Nostra porta il caso a Roma con un presidio: "Diventi riserva naturale"

RavennaToday è in caricamento