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Cronaca

Il sopralluogo nelle zone devastate dal fortunale, Bonaccini: "Stato di emergenza per risarcire le famiglie"

Il sindaco De Pascale: "Ci auguriamo che venga dichiarato lo stato di emergenza nazionale perché chi è stato colpito possa ricevere gli indennizzi". Bonaccini: "Non mancheremo di dare una mano e di farlo in fretta"

Nel pomeriggio di lunedì si è svolto il sopralluogo nelle zone colpite dalla violenta tromba d’aria di sabato da parte del presidente della Regione Stefano Bonaccini, insieme al sindaco di Ravenna Michele De Pascale e gli assessori regionali Irene Priolo e Andrea Corsini per fare il punto della situazione con i cittadini. Attualmente sono in corso gli interventi di ripristino cominciati fin da subito. Siamo al lavoro con Enel per la riattivazione di tutte le linee elettriche danneggiate. Il sopralluogo ha toccato i Comuni di Alfonsine, Ravenna e Lugo.

Ad Alfonsine - la prima località ad essere stata visitata, quella più colpita - è stato fatto il punto della situazione insieme al sindaco Graziani, ai rappresentanti delle Forze dell’ordine e della Protezione civile regionale. Qui sono crollate anche alcune abitazioni (oltre ai danni alle coltivazioni, agli alberi, alle strade). I Vigili del fuoco stanno verificando l’agibilità di altre dimore, occorre trovare un riparo a chi è rimasto senza casa. Il sopralluogo ha toccato anche le frazioni di Savarna nel comune di Ravenna e Voltana nel comune di Lugo.

A Savarna il sopralluogo di sindaco e Regione dopo il violento fortunale

"La Regione ci ha dato subito supporto per realizzare un’ordinanza specifica per la raccolta rifiuti lungo le strade", spiega De Pascale, ricordando ai cittadini di fare massima attenzione con le strutture in Eternit che il forte vento ha spostato. "Per quanto riguarda le operazioni di ripristino, siamo al lavoro senza fermarci già da sabato pomeriggio, ma ci auguriamo anche che venga dichiarato lo stato di emergenza nazionale perché chi è stato colpito possa ricevere gli indennizzi, sia per chi ha avuto danni significativi alle abitazioni sia per le attività agricole, alcune delle quali sono state colpite non solo dall’alluvione ma anche dalla tromba d’aria.  In particolare - conclude il sindaco - serve un intervento ad hoc per la frutticoltura, eccellenza romagnola pesantemente danneggiata dagli eventi meteorologici degli ultimi mesi".

“Era necessario essere qui con tempestività per dare un segnale di vicinanza alle amministrazioni colpite e alle comunità locali e assicurare loro che faremo la nostra parte per chiedere l’aiuto del Governo- ha sottolineato il presidente -. Non mancheremo di dare una mano e di farlo in fretta. Occorre trovare risorse disponibili per aiutare cittadini, famiglie e aziende colpite. A breve, consegneremo al Governo la conta dei danni; noi - ha proseguito Bonaccini- decreteremo lo stato di emergenza regionale, ma chiederemo quello nazionale perché riteniamo ci siano tutte le condizioni per farlo. Una volta concesso - ha concluso- cercheremo il modo di utilizzare la procedura semplificata di primo risarcimento alle famiglie, fino a 5 mila euro con possibile acconto di 3mila, sperimentata per la prima volta insieme alla Protezione civile nazionale, e recuperare risorse per i privati vittime del maltempo”.

“È stata avviata con gli Enti locali la ricognizione speditiva dei danni pubblici e privati, sulla base delle informazioni attualmente disponibili. L’obiettivo è avere entro giovedì i dati, per preparare la relazione di evento e trasmetterli il prima possibile all’Esecutivo nazionale- ha evidenziato la vicepresidente Priolo-. Nel frattempo emetteremo anche apposita ordinanza per la gestione dei rifiuti per facilitare il più possibile cittadini e amministrazioni che ancora una volta sono stati così gravemente colpiti”.

Meteo, cos’è successo sabato 22 luglio

L’evento meteorologico della giornata di sabato 22 luglio scorso, spiega Arpae, è stato caratterizzato dalla presenza contemporanea di due supercelle, che si sono propagate da ovest verso est. In particolare: la supercella più meridionale, si è propagata dalla provincia di Parma sino alla provincia di Bologna, lungo un percorso quasi parallelo alla Via Emilia; la supercella posizionata più a nord, che si è generata nella pianura lombarda, è entrata nel territorio emiliano-romagnolo nella bassa modenese, propagandosi poi nel ferrarese e infine nella bassa ravennate fino alla costa per poi proseguire sul mare.

Dalle ore 15.20 alle ore 15.50, in soli 30 minuti, la supercella più meridionale ha spazzato la provincia di Bologna interessando anche la città, mentre quella posizionata più a nord ha spazzato la parte orientale del ferrarese e la provincia di Ravenna. E’ stato in questo arco di tempo che le due supercelle hanno prodotto i danni più distruttivi, generati da chicchi di grandine di notevole dimensione (come palle da tennis circa) e venti molto forti con raffiche attorno e localmente superiori a 100 km/h.

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