rotate-mobile
Cronaca Lugo

Un monumento per ricordare le vittime del bombardamento del 'giorno più lungo' per Lugo

Un nuovo monumento al Parco del Loto di Lugo ricorda le vittime del “rifugio Blosi” e tutti i civili di Lugo e frazioni che persero la vita nei bombardamenti del 9 e 10 aprile 1945

Un nuovo monumento al Parco del Loto di Lugo ricorda le vittime del “rifugio Blosi” e tutti i civili di Lugo e frazioni che persero la vita nei bombardamenti del 9 e 10 aprile 1945. Il monumento è stato simbolicamente inaugurato e donato alla città dall’associazione Storia e Memoria della Bassa Romagna sabato alla presenza del sindaco di Lugo Davide Ranalli, dell’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati, del presidente dell’associazione Storia e Memoria della Bassa Romagna Paolo Gagliardi e di Velia Ferrioli, autrice insieme a Gagliardi del libro "Quel tragico 9 aprile. Il bombardamento di Lugo alla vigilia della Liberazione".

Un monumento per ricordare il bombardamento del 9 aprile 1945

L’opera, ideata e realizzata da Gianni Penazzi, è costituita da un tronco di castagno secolare crivellato di schegge belliche dei bombardamenti dell’aprile 1945, rinvenuto lungo la Linea Gotica Occidentale nei boschi sopra i monti di Marzabotto, a Rocca Corneta. Da ciò che resta dell’albero paiono uscire cinque figure stilizzate, in posa sofferente, cinque “cristi” che rimandano ai giovani coniugi Fenati e i loro tre bambini, simbolo del sacrificio – in quel tragico 9 aprile – delle oltre venti vittime del rifugio Blosi e di tutti i civili morti alla vigilia della Liberazione durante i bombardamenti di Lugo e frazioni. Cinque sono anche le rondini in volo, ad indicare la speranza, l’arrivo di una nuova stagione, la trasformazione in spirito dei sacrificati.

Il monumento ricorda i tragici fatti del 9 aprile 1945 e in particolare il bombardamento avvenuto nel rifugio situato proprio al Parco del Loto, che causò oltre 20 vittime tra i civili lughesi, quando la zona di Lugo venne bombardata a tappeto dall’aviazione alleata, causando ben 151 vittime tra i civili lughesi e 28 a Bagnara di Romagna, con intere famiglie cancellate per sempre. Nel volume Quel tragico 9 aprile. Il bombardamento di Lugo alla vigilia della Liberazione le testimonianze dei sopravvissuti si affiancano alle fonti edite, tracciando un quadro esaustivo del “giorno più lungo” per Lugo e dintorni, raccontando inoltre l’atto conclusivo del secondo conflitto mondiale nella Bassa Romagna.

“Siamo davvero grati – commenta il sindaco di Lugo Davide Ranalli - a Storia e Memoria della Bassa Romagna, Paolo Gagliardi, Velia Ferrioli, Gianni Penazzi e tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di quest’opera. Un monumento inserito in questo stupendo contesto naturalistico che ci permette di ricordare la sofferenza provata e il sangue versato in quel periodo a termine del quale l’Italia è rinata e diventata una Repubblica con i suoi valori e la Costituzione che proprio attraverso la memoria dobbiamo mantenere viva. Grazie a questo monumento la storia e la memoria del nostro territorio si inseriscono nella storia e nella memoria del nostro Paese, quella dell’Italia libera”.

“Questo monumento permette di ricordare tutti coloro che persero la vita durante la Seconda guerra mondiale – ha aggiunto l’assessora Anna Giulia Gallegati -, il simbolo di una tragedia che dopo 76 anni arriva fino a noi, che siamo ora detentori della memoria, da portare sempre avanti. Il contesto cittadino del Parco del Loto, molto vissuto dalla cittadinanza e dalle nuove generazioni, sicuramente ci aiuterà a ricordare quanto successo. Un ringraziamento va anche all’Archivio Storico Comunale, che ha collaborato nella ricostruzione dei fatti accaduti in quegli anni”.

Alla realizzazione dell’opera hanno inoltre collaborato le ditte: Lattoneria Lughese, Nerio Colori, Idea Ferro e Magnani Bullonerie. L’opera permette così di ricordare tante vittime indifese e di diverse età a tutti. Durante la Prima guerra mondiale, su cento vittime, 95 erano militari e 5 civili, mentre nel corso della Seconda guerra mondiale il rapporto è stato di 50 e 50. Attualmente, le guerre “moderne” hanno ribaltato il rapporto di un secolo fa, provocando 95 vittime civili e 5 militari.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un monumento per ricordare le vittime del bombardamento del 'giorno più lungo' per Lugo

RavennaToday è in caricamento