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Cronaca

Un solarium per nudisti in un parco della città: il sindaco riceve una proposta "insolita"

"Con un piccolissimo investimento si crei in un parco pubblico della città, come è in essere ad esempio a Berlino, Monaco di Baviera e Parigi, un'area adibita a solarium clothing optional"

“Ho inviato al sindaco di Ravenna Michele de Pascale una proposta per realizzare un 'solarium clothing optional'”. Ad affermarlo è Fidenzio Laghi, ex presidente dell'Associazione naturista emiliano romagnola. Si tratterebbe, nell'idea di Laghi, di un solarium in cui vestirsi è facoltativo, quindi accessibile anche da nudi.

"Con lo scopo di dare un mio contributo per il benessere psico-fisico dei naturisti o semplice relax dei cittadini ravennati, ritenendo importante pure il rispetto di tutte le minoranze compresa quella naturista come nel resto dell'Europa e per la tutela della salute pubblica - prosegue Laghi - chiedo che con un piccolissimo investimento si crei in un parco pubblico o altra area verde della città, come è in essere ad esempio a Berlino, Monaco di Baviera e Parigi, un'area adibita a solarium clothing optional (abbigliamento facoltativo). Sarebbe una novità in Italia in un'area non marina, ma occorre anche aprire questa strada di civiltà per il rispetto di tutti”.

“Un solarium clothing optional, purché non sia visibile da chi non vuole vedere, è certamente più che lecito dal punto di vista legale come, ad esempio, sono le otto spiagge italiane (battigia aperta a tutti) riconosciute dai rispettivi comuni di appartenenza - illustra l'ex presidente di Aner - Roma per l'Oasi Naturista di Capocotta ad Ostia Lido, Fiumicino (Roma) per le spiagge di Fiumicino e Focene, Torino di Sangro (Chieti) per la spiaggia di Lido di Morge. Marina di Camerota (Salerno) per la spiaggia del Troncone, San Vincenzo (Livorno) per la spiaggia Nido dell'Aquila, Gela (Caltanissetta) per la spiaggia di Bufala e Capoliveri (Isola d'Elba - Livorno) per la spiaggia Acquarilli. Inoltre la nostra regione dal 2006 riconosce ufficialmente il naturismo con l'approvazione della legge n.16 intitolata “Valorizzazione del turismo naturista” da me proposta e portata avanti dalla consigliera Daniela Guerra”.

“Il solarium che propongo - conclude Laghi - dovrebbe essere delimitato in modo da non essere visibile da chi si trova all'esterno, con l'ingresso in cui siano posti alcuni cartelli che informano che nell'area è accettata la pratica naturista. All'interno si potrebbe dotarlo di un piccolo chiosco in legno per il ristoro (vi potrebbero così lavorare una o due persone) e altri servizi necessari”

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