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Cronaca

Una donazione all'ospedale in memoria del figlio, morto a causa di un tumore: "Qui ha terminato la sua vita"

Per ricordare Enrico Gobbi, un giovane ragazzo scomparso poco più di due anni fa a causa di un tumore maligno della pelle, i genitori hanno devoluto al reparto di Dermatologia dell’ospedale di Ravenna il ricavato di un torneo di beach tennis svoltosi a Cervia in sua memoria

Per ricordare Enrico Gobbi, un giovane ragazzo scomparso poco più di due anni fa a causa di un tumore maligno della pelle, i genitori hanno devoluto al reparto di Dermatologia dell’ospedale di Ravenna il ricavato di un torneo di beach tennis svoltosi a Cervia in sua memoria. Questa mattina nei locali della direzione sanitaria dell’ospedale di Ravenna i genitori di Enrico, Paride e Francesca sono stati accolti da Francesca Bravi, direttore Sanitario Ausl Romagna, e da Michela Tabanelli, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia di Ravenna, che ha seguito e accompagnato Enrico nel suo percorso clinico, dalla diagnosi fino al tragico epilogo.

Un incontro commovente ripercorso dalle parole della dottoressa Tabanelli: “Ho avuto la fortuna di conoscere Enrico e ho seguito lui e la sua famiglia lungo tutto il percorso di cura, anche se purtroppo la forma tumorale aggressiva che lo aveva colpito, nonostante le terapie, lo ha portato nel giro di pochi anni alla morte. Questo importante atto di generosità da parte dei genitori di Enrico verrà impiegato per migliorare i servizi di assistenza ai pazienti dermatologici, in particolare per creare una nuova sala d’attesa più accogliente, nell’ambito di un progetto di umanizzazione dell’accoglienza e delle cure. La sala d’attesa della dermatologia di Ravenna sarà dedicata a Enrico e affiggeremo una targa commemorativa, in modo che il suo ricordo rimanga vivo e sia da stimolo per tutto il personale, a continuare a svolgere il proprio lavoro in maniera umana, affrontando le sfide quotidiane con lo stesso coraggio che ha contraddistinto la battaglia di Enrico contro il tumore”.

Importanti parole di apprezzamento al percorso di cura intrapreso dal figlio sono state espresse dalla mamma di Enrico, Francesca: “Se non ci sono parole per esprimere il dolore per la perdita di un figlio, con il nostro gesto vogliamo esprimere tutta la gratitudine in primis alla dottoressa Tabanelli per la disponibilità sempre dimostrata, anche fuori orario di servizio, a rispondere alle domande di nostro figlio e a seguire tutta l’evoluzione del percorso, non solo da un punto di vista clinico. Un ringraziamento che estendiamo a tutto il reparto di dermatologia, di Radiologia e di Oncologia, dove Enrico ha terminato i suoi giorni di vita”.

Francesca Bravi, direttrice sanitaria di Ausl Romagna, ringraziando i genitori per l’importante gesto ha richiamato l’importanza della prevenzione: “Purtroppo Enrico è stato colpito da una rara variante di melanoma che, per la sua aggressività, non è stato possibile curare. Ma ancora oggi il rischio di melanoma viene sottovalutato. Se per altre forme tumorali l’adesione agli screening è alta, la prevenzione per questa forma tumorale attraverso la mappatura dei nevi è ancora bassa. Accanto all’importanza di una maggiore sensibilizzazione della popolazione su questo aspetto, è importante ricordare la rete integrata e strutturata esistente in Ausl Romagna, con l’Irst di Meldola che ha messo insieme la cura e il trattamento delle malattie oncoematologiche con la ricerca delle tecniche e dei farmaci più innovativi e a cui tutti i cittadini, in egual modo e con gli stessi trattamenti di prossimità, possono accedere”.

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