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5 stelle: "Bene nuovo stop alle trivelle, ora puntare sulla tutela del territorio"

È quanto dichiara Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, riguardo all’estensione a trenta mesi della moratoria contro le trivelle e air-gun stabilito da un emendamento del M5S

“La proroga di ulteriori sei mesi per lo stop alle trivelle va nella direzione che il Movimento 5 Stelle auspica da sempre, ovvero quella di limitare gli investimenti nelle fonti fossili e puntare con decisione su quelle rinnovabili nell’interesse del nostro territorio. Gli unici a continuare a difendere l’indifendibile restano sempre e solo quelli della Lega che, evidentemente, hanno dimenticato di essersi battuti per il sì allo stop alle trivelle nel referendum del 2016”.

È quanto dichiara Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, riguardo all’estensione a trenta mesi della moratoria contro le trivelle e air-gun stabilito da un emendamento del M5S e inserito e approvato nel "Milleproroghe" in Commissione Affari costituzionali alla Camera. “Abbiamo il dovere di difendere il nostro territorio e il nostro mare da chi ha approfittato di regole poco chiare e mai precise per piantare trivelle dappertutto – aggiunge Piccinini – Come abbiamo sempre detto, la sfida per il futuro è investire con decisione nella riconversione del settore oil&gas in modo che non ci siano ripercussioni sul livello occupazionale. Una sfida che anche la nuova giunta varata giovedì da Bonaccini dovrà affrontare al più presto, visto che quello della tutela ambientale sarà uno dei temi più importanti della nuova legislatura e su cui presteremo massima attenzione affinché si realizzi davvero quella svolta green che il M5S vuole imprimere alle politiche dell’Emilia-Romagna”. 

"L’estensione a trenta mesi della moratoria contro trivelle e air-gun è un importante segnale verso la sostenibilità. Le fonti fossili non sono il futuro, bisogna riconvertire l’economia e il settore. Solo la Lega continua a non capirlo e difende le lobby del petrolio, con una incredibile capriola rispetto al referendum dell’aprile 2016 quando Salvini tuonava contro le trivelle”, aggiungono i parlamentari romagnoli del Movimento 5 Stelle Carlo Ugo de Girolamo e Marco Croatti, che commentano insieme ai consiglieri comunali di Forlì Simone Benini e Daniele Vergini, Claudio Capponcini di Cesena, Jessica Amadio di Cesenatico e Pierre Bonaretti di Cervia l’approvazione degli emendamenti del Movimento 5 Stelle. "Ci aspettiamo da Bonaccini l'attuazione della promessa, fatta durante la campagna elettorale, di avviare in regione il prima possibile la riconversione ecologica ed ecosostenibile delle nostre aziende e spingeremo per avere il reddito energetico anche in Emilia-Romagna - ribadisce Simone Benini, ex candidato presidente alla Regione Emilia-Romagna - Si vanno ad aggiungere sei mesi in più rispetto a quanto previsto nella norma originaria varata nel 2018. E’ un'azione pertanto necessaria per continuare a tutelare l’ambiente marino del nostro Adriatico ma anche quello terrestre. Con questa misura spostiamo in avanti di sei mesi sia il termine per il Pitesai, il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, sia il blocco delle trivelle e degli Air-gun. Il prossimo passo è quello di vietare definitivamente nuove trivelle su tutto il territorio nazionale, mare incluso: è un punto programmatico fondamentale per il Movimento 5 Stelle, su cui si basa nero su bianco l’accordo di Governo. Grazie al Movimento 5 Stelle l’Italia sta finalmente facendo passi in avanti per tutelare il nostro ambiente e per rilanciare le fonti rinnovabili con la riqualificazione energetica”.
“L’emendamento approvato era necessario perché la proroga del blocco dei terrificanti air-gun e delle nuove trivellazioni permetterà di arrivare a una seria pianificazione di base, che tutelerà tutte le aree più fragili del Paese, evitando così danni irreparabili”, concludono De Girolamo e Croatti.

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