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"Camperista multato senza ragione", il vicesindaco: "Ora vige una nuova regolamentazione"

"Il caso riguarda la sentenza di annullamento di un provvedimento sanzionatorio, applicato al camperista quando la materia era regolata dalla vetusta ordinanza in vigore fino al 2019, che fu abrogata e sostituita dal richiamato Regolamento di Polizia Urbana"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

“Sostare sul suolo pubblico con un caravan non equivale a fare campeggio abusivo” se il mezzo è semplicemente parcheggiato negli appositi spazi dedicati alla sosta. Infatti il parcheggio dei camper, come quello di ogni altro veicolo, è normato dal CdS e avviene, di regola, negli appositi stalli di sosta, bianchi o blu che siano. Altra cosa è l’atteggiamento di campeggio che, a Ravenna, non è consentito al di furori delle aree destinate a tale attività e che ricordo essere ben 9 nel nostro comune. Infatti, il 27 ottobre 2020, il Consiglio Comunale ha votato il Regolamento di Polizia Urbana, entrato in vigore il 15 novembre successivo, che all’articolo 15 " Attività proibite e uso del suolo pubblico " al comma 3 recita testualmente: “Al di fuori degli spazi appositamente individuati e loro riservati, sono vietate le occupazioni permanenti di strade od aree pubbliche o di uso pubblico provocate dal rimessaggio, ovvero dal deposito nel periodo in cui non vengono utilizzati, di camper, roulotte, barche e carrelli nautici, o altri veicoli. ” A rafforzare il dettato normativo segue il successivo comma 4 che recita: “Al di fuori degli spazi appositamente individuati, è inoltre vietata qualsiasi attività assimilabile a campeggio, vale a dire occupazione di spazi ed aree pubbliche e sottrazione, pertanto, del libero uso alla comunità, effettuata tramite parcheggio e stazionamento prolungato di veicoli adibiti a dimora occasionale, posizionamento in loro prossimità di sedie e tavoli, utensili per il bucato e simili”.

Per quel che riguarda il caso riportato negli articoli di stampa ed enfatizzato da un consigliere comunale, è bene ricordare che esso riguarda la sentenza di annullamento di un provvedimento sanzionatorio, applicato al camperista quando la materia era regolata dalla vetusta ordinanza n. 1450 del 2002, in vigore fino al 2019, che, proprio perché da noi giudicata giuridicamente fragile, fu abrogata e sostituita dal richiamato Regolamento di Polizia Urbana. Per questo la campagna “no camper selvaggio”, lanciata dalla giunta nel maggio del 2021 sulla scorta di moltissime proteste di cittadini e imprenditori, si fondò invece sulle nuove e solide basi gettate da una regolamentazione giusta, che distingue tra chi intende godere rispettosamente delle bellezze della nostra città e chi invece usurpa il suolo pubblico in danno della collettività. E prova ne sia che, anche il Difensore Civico regionale, ha certificato con il pronunciamento del 20 giugno 2021 la validità dell’impianto normativo del RPU, archiviando con la conclusione del procedimento l’istanza nel merito inoltrata di un cittadino. In ultima analisi mi preme evidenziare come nel dibattito consiliare dell’ottobre 2020, nessun gruppo o consigliere presentò emendamenti all’art 15 e che il RPU venne votato nella sua interezza dal Consiglio Comunale col solo voto contrario del Gruppo consiliare “Ravenna in Comune”. In ultima analisi a Ravenna i camperisti, come chiunque voglia venire a vistare i nostri monumenti 8 UNESCO e i nostri lidi e marine, sono i benvenuti come nella tradizione di accoglienza della nostra città che, non a caso, ha nel turismo una delle sue connotazioni economiche più forti, ma nel rispetto di regole che da noi sono molto chiare e cogenti. E tra queste il divieto di campeggio fuori dalle aree consentite, considerando “atteggiamento di campeggio” anche l’aumento della sagoma del mezzo.

Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna

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