rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Competitività in Europa, "Classifica negativa anche per l'Emilia Romagna"

"La classifica riferita al fattore della competitività certificata dalla Commissione europea e pubblicata in questi giorni, evidenzia come nessuna regione italiana si trovi ai primi posti dell’elenco stilato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"La classifica riferita al fattore della  competitività certificata dalla Commissione europea e pubblicata in questi giorni, evidenzia come nessuna regione italiana si trovi ai primi posti dell’elenco stilato. Nemmeno le regioni storicamente  forti sotto il profilo economico e  produttivo – specie quelle del nord – sono riuscite a tenere alto il livello, arretrando quasi tutte in modo significativo. Senza volere invadere le competenze degli economisti, si può, tuttavia,  affermare tranquillamente come la crisi rappresenti  la causa principale di questa debacle cui andrebbero aggiunte altre valutazioni socio economiche e  riflessioni  sulle funzioni di questi enti dotati di poteri legislativi e amministrativi.

Una riforma seria di tipo costituzionale proiettata a eliminare le Province, avrebbe dovuto  rimettere in discussione il ruolo e l’organizzazione complessiva delle regioni nei rapporti con gli enti locali e con lo stato. Appare eccessivo, infatti,  il carico burocratico  interno alle regioni e riflesso nei rapporti con gli enti locali e con il variegato mondo economico produttivo sparso sul territorio, così pure andrebbero rivisti  i meccanismi e i criteri di ripartizione delle risorse comprese quelli riferiti ai contributi. I fattori presi in esame per classificare le regioni, vale a dire  istituzioni, la stabilità macroeconomica, il sistema infrastrutturale, la sanità e l’istruzione di base, denunciano segnali di cedimento e di conseguente necessità a migliorare gli standard in una nuova ottica basata ad un uso più oculato delle risorse, minori spese e maggiore efficienza.

D’altra parte questi enti pachidermici prima o poi saranno costretti a rivedere la loro impostazione complessiva, creando economie di scala e un nuovo modello di gestione e di spesa, se non vogliono correre il rischio di bloccare e compromettere la loro piena operatività. In altri termini, se non si avranno la forza e il coraggio di cambiare l’assetto di queste istituzioni, snellendo gli apparati, rendendole meno politicizzate e creando più efficienza con meno sperperi,  anche l’Emilia Romagna gradualmente nei prossimi anni sarà destinata a  trovarsi agli ultimi posti di questa classifica".            
                        

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Competitività in Europa, "Classifica negativa anche per l'Emilia Romagna"

RavennaToday è in caricamento